Stalker la perseguita per mesi e le getta addosso liquido urticante
L’uomo, 26 anni, è stato denunciato: ora ha il divieto di avvicinamento alla donna e il braccialetto elettronico
Reggiolo Tra i due c’era stata solo una conoscenza avvenuta nell’ambiente di lavoro, che però si è trasformata in un inquietante caso di stalking e molestie. Vittima una donna perseguitata da un giovane di 26 anni di Reggiolo, fino al culmine in cui lui ha gettato un liquido urticante sul volto e sul corpo della vittima, causandole lesioni. Ora l’uomo è stato denunciato e il tribunale ha disposto per lui che non la possa avvicinare, nè che la possa contattare, imponendo inoltre il braccialetto elettronico.
Tutto è iniziato lo scorso marzo, quando il giovane avrebbe messo in atto una serie di comportamenti aggressivi nei confronti della donna, provocandole un grave e perdurante stato di ansia. Le sue azioni hanno spinto la vittima a rivolgersi alla stazione dei carabinieri di Reggiolo, dove ha raccontato il suo dramma in una difficile deposizione. Gli agenti hanno immediatamente avviato un’indagine.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, il sospettato, un ex cliente della ditta per cui lavora la vittima, avrebbe iniziato a seguirla a piedi e in auto, lanciandole insulti e scattandole fotografie senza consenso. L'episodio più grave si è verificato quando il giovane le ha lanciato una sostanza liquida urticante, provocandole lesioni considerate guaribili in pochi giorni dai medici.
La situazione è ulteriormente peggiorata l'11 luglio scorso, quando il giovane ha avvicinato la donna mentre tornava a casa dal lavoro, continuando a offenderla e minacciandola pronunciando la frase: «Ti seguirò ovunque andrai». La donna dalla paura ha dovuto modificare le sue abitudini quotidiane per evitare ulteriori incontri.
Da qui, l’intervento della procura che concordando con le risultanze investigative dei carabinieri ha richiesto al Tribunale di emettere un provvedimento cosa che è avvenuta con un’ordinanza di divieto di avvicinamento. Ora il giovane deve mantenere una distanza minima di 1.000 metri dai luoghi frequentati dalla vittima. Gli è stato inoltre vietato di contattarla attraverso qualsiasi mezzo, diretto o indiretto, e gli è stato imposto l’utilizzo di un braccialetto elettronico per garantire il rispetto delle restrizioni.
Nella giornata di giovedì, i carabinieri di Reggiolo hanno dato esecuzione all’ordinanza, applicando le misure cautelari al 26enne.