Gazzetta di Reggio

Carpineti Il record dell’espresso meno caro nel Reggiano va al bar Sotto Spirito di Carpineti. Qui è ancora possibile bersi un caffè spendendo solo un euro, un po’ come succedeva poco meno di una decina di anni fa nel resto d’Italia. Nel locale appenninico il listino prezzi non ha subito ritocchi. E la strategia pare funzionare, dato che come racconta una delle titolari «i clienti sono aumentati, visto che ormai in paese bisogna mettere in conto almeno 10 o 20 centesimi in più».

Effettivamente a Carpineti, nonostante in Appennino i prezzi siano mediamente più contenuti, la tazzina è stata oggetto in quasi tutti i bar, come nel resto della provincia, di alcuni ritocchi, ma al Sotto Spirito Alessandra e Stefania hanno fatto una scelta ben precisa. E nonostante intorno a loro tutti abbiano aumentato i prezzi, chi più chi meno, continuano a offrire la tazzina a 1 euro. «Anche noi abbiamo alzato il costo di alcuni prodotti – prosegue Alessandra –, lo abbiamo comunicato chiaramente alla clientela con un cartello sulla vetrina. Ma non il caffè, stiamo cercando di resistere il più a lungo possibile rinunciando a un po’ di marginalità. Ci stiamo impegnando per mantenere il costo fermo a un euro, per svariati motivi. Intanto c’è il discorso del prezzo psicologico. Quei pochi centesimi magari peseranno poco sulle tasche ma influiscono parecchio sulla percezione del cliente. Poi c’è anche la comodità, nostra e del consumatore. In questo modo spesso si evita di dare resti con monetine che poi sono solo un ingombro nelle borse o nei pantaloni. E, per ultimo ma non per importanza, c’è comunque il fattore risparmio, che ha ampliato la nostra clientela. I costi di gestione sono aumentati anche per noi: bollette, tasse sui rifiuti, formazione del personale e tanto altro. Infatti non so quanto riusciremo ad andare a vanti con questi prezzi... ma noi ci proviamo».

Fare colazione con poco più di 2 euro è possibile al Sotto Spirito, visto che le paste costano 1,10 o 1,20 a seconda del tipo. Anche il resto del listino, nonostante qualche aumento, è a buon mercato e suscita spesso reazioni di stupore da parte dei clienti che vengono dalla città e sono abituati a ben altre spese. «Specialmente d’estate i villeggianti e in generale i turisti si meravigliano quando, al momento del conto, scoprono di aver speso molto meno di quanto pensassero – conclude la titolare Alessandra –. Ma non c’è nessun errore di calcolo, semplicemente sono i nostri prezzi. Per esempio un Gin tonic base, preparato comunque con un alcolico di qualità, lo vendiamo a 5 euro. Oppure uno Spritz costa 3 euro, un calice di Prosecco 2. Ma non è un discorso di mancanza di qualità, noi utilizziamo dei prodotti ottimi e ci teniamo a non sacrificare il prodotto totale. I nostri clienti – concludono – sono spesso ragazzini molto giovani o anziani, noi cerchiamo di mettere d’accordo tutti».l M.M © RIPRODUZIONE RISERVATA