Il rombo delle Harley per dire addio a Luca, morto nel sonno a 33 anni
Poviglio: una comunità in lutto per l’allenatore di baseball e autista della Croce Bianca di Sant’Ilario
Poviglio Una cinquantina di moto custom parcheggiate davanti alla chiesa parrocchiale, in piazza Umberto I a Poviglio, con gli amici che hanno cercato di supportare con la loro presenza la famiglia di Luca Petrolini, morto a 33 anni, in questo drammatico momento. Per dare conforto alla mamma Elena, la nonna Lilia e la sorella Chiara, tantissime persone – tra compagni del baseball, motociclisti, amici, colleghi e volontari della Pubblica assistenza Croce Bianca di Sant’Ilario e parenti – hanno partecipato domenica sera al rosario in ricordo del giovane 33enne, che si è spento nella notte tra venerdì e sabato nella sua abitazione a Poviglio.
Il cuore di Luca Petrolini, il “gigante buono”, ha smesso di battere all’improvviso e il ragazzo è stato trovato a letto privo di vita dalla madre. Inutile ogni tentativo di rianimarlo. Luca, soprannominato “Petro”, lavorava come autista per la Croce Bianca di Sant’Ilario, era volontario presso la Pubblica Assistenza di Castelnovo Sotto e Cadelbosco Sopra: ex giocatore di baseball, era diventato arbitro di serie A e designatore regionale di baseball e softball per il comitato di Emilia Ovest per Reggio, Parma e Piacenza. Da circa un anno aveva comprato una Harley Davidson e i suoi compagni dell’associazione Parma Chapter hanno deciso di omaggiarlo affollando la piazza di Poviglio con le loro moto. Luca era una persona generosa, sensibile, disponibile e ben voluta da tutti. E la sua morte prematura ha lasciato tutti nel più totale sconforto. Ieri mattina al campo da baseball di Poviglio in particolare, e in tutti i campi da baseball in cui si son disputate le gare dei campionati seniores, è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare l’amico Luca. Il funerale si è svolto lunedì mattina alle camere ardenti del cimitero Nuovo di Coviolo, a Reggio.l © RIPRODUZIONE RISERVATA