Gazzetta di Reggio

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Giovedì 8 agosto

Ezio Mauro a Bibbiano: si parla di fascismi e populismi

Ezio Mauro a Bibbiano: si parla di fascismi e populismi

Il giornalista ex direttore di Repubblica ospite del Festival d’Enza

07 agosto 2024
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Bibbiano Sarà Ezio Mauro, già direttore di Repubblica, saggista, romanziere storico, divulgatore ed esperto di politica nazionale e internazionale l’ospite d’eccezione del Festival d’Enza giovedì 8 agosto. L’appuntamento è alle 21 allo Spazio dibattiti “Sala David Sassoli” al parco Manara (ingresso libero). Con Mauro sul palco il consigliere regionale Andrea Costa per un dialogo su un tema intrigante e di grande attualità: “Fascismi e populismi di ritorno: dagli anni venti del ‘900 agli anni venti del duemila”.

«Non ho scelto a caso di invitare l’amico Ezio Mauro a Bibbiano: il Festival d’Enza è una manifestazione di grande valore promossa dai circoli Pd di Bibbiano, Canossa, Cavriago e San Polo d’Enza in cui si respira una particolare aria di comunità e dove, quindi, una riflessione sugli errori politici e sociali che nei primi anni venti del 900 aprirono la strada al fascismo e a Mussolini può trovare una platea attenta – dice Costa –. Bibbiano e la Val d’Enza, con la loro storia recente, con il grande esempio di compostezza e tenuta politica che hanno dato di fronte agli attacchi sguaiati e volgari della destra italiana, sono a tutti gli effetti i moderni interpreti dello spirito resistenziale che dal ’43 al ’45 restituì dignità all’Italia, liberandola dalla vergognosa oppressione fascista, consentendole di tornare a sedere in maniera paritaria nel consesso internazionale».

Il dialogo tra Mauro e Costa costruirà un parallelismo tra il populismo mussoliniano e quello della destra contemporanea presente in larga parte del continente europeo e indagherà le azioni e le soluzioni che società civile e politica devono mettere in campo per contrastare ogni forma di deriva autoritaria e liberticida. «È sotto gli occhi di tutti il problema rispetto al dissenso che ha l’attuale Governo italiano, che manganella gli studenti in piazza ed evita di condannare le aggressioni fasciste agli esponenti della stampa, che scrive un disegno di legge sulla sicurezza che porterebbe in carcere persino Gandhi e promuove una riforma costituzionale che svilisce il luogo della rappresentanza democratica, ossia il Parlamento: andate a rileggere Scurati e vi accorgerete che ci siamo già passati un secolo fa», attacca Costa. «All’ex direttore di Repubblica sono orgoglioso di far conoscere la straordinaria famiglia di volontari che ogni estate dà vita al Festival. Se il Pd, a ogni latitudine, assomigliasse di più a quello reggiano, sarebbe una forza politica ancora più dirompente e attrattiva di quanto già non sia» conclude. l © RIPRODUZIONE RISERVATA