Rc auto, a Reggio Emilia rincari del 6,5% in un anno: c’è chi chiede le rate
A giugno, si pagava in media 403 euro. Protestano le associazioni di consumatori contro le disparità
Reggio Emilia Costa sempre di più in Italia stipulare una polizza Rc auto. Nel mese di giugno ci sono voluti 403 euro in media, in rialzo rispetto al giugno 2023 del 6,2% in termini nominali e del 5.4% in termini reali. Nei mesi di aprile e maggio la crescita nominale annua era stata invece rispettivamente del 7,9% e del 6,8%.
A rilevarlo è l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, un'autorità amministrativa indipendente che esercita la vigilanza sul mercato assicurativo italiano, per garantirne la stabilità e tutelare il consumatore: l’Ivass ha stilato una classifica tra tutte le province italiane, graduatoria che mostra evidenti differenze che vanno dal +1,3% di Isernia e Catanzaro al +9,3% di Roma. Per gli assicurati appartenenti a classi di merito superiori alla prima, l'incremento di prezzo è del 9,6%.
«Una disparità territoriale che non è certo spiegabile con una diversa incidentalità e sulla quale andrebbe aperta un'indagine conoscitiva da parte dell'Antitrust» sottolinea Massimiliano Donà, presidente dell’Unione nazionale Consumatori. Le auto assicurate nel nostro paese sono quasi 33 milioni.
In Emilia-Romagna le diverse province non sono molto lontane dalla media italiana: Bologna è la più cara, e segna un +3.80% da giugno 2023, con 422 euro di premio medio, Modena registra invece un aumento del 5% ma con un premio medio più basso, di 412 euro. Reggio Emilia dal canto suo ha l’aumento più alto del premio Rc auto in regione, +6.50% in un anno, a 409 euro. Rimini in questa speciale graduatoria è a 408 euro, Ravenna a 405, Parma a 391, Piacenza a 388, Forlì-Cesena a 380; Ferrara infine è la provincia più ‘a buon mercato’, con 375 euro di premio medio, in aumento comunque del 5.5% sui 12 mesi precedenti.
L’aumento dei premi Rc auto è confermato anche dai dati dell’Osservatorio Assicurativo di Segugio.it, portale leader nel mercato italiano della comparazione tramite internet di prodotti assicurativi, utilities e prodotti di credito. A luglio 2024 è stato registrato infatti un premio medio di 461,6 euro, in crescita del 27,6% sullo stesso mese del 2022. Il forte incremento dei prezzi spinge tra l’altro gli italiani a ricorrere alle offerte a rate, che valgono ormai oltre un quarto dei preventivi emessi il mese scorso, il 25,6%, in netta crescita sul dato di luglio 2022 (19%). A titolo di esempio, una donna di 40 anni residente in provincia di Bari pagherebbe per assicurare una Lancia Ypsilon 521,7 euro se sceglie la soluzione annuale oppure 46,7 euro al mese (per un totale di 560,3 euro l’anno), con un costo della rateizzazione pari al 7,4%. In media chi paga a rate versa in un anno circa il 10% in più, a parità di condizioni, rispetto a chi paga in un’unica soluzione, ma il costo varia a seconda dei casi, passando da un minimo del 7,4% ad un massimo del 15%. Napoli, con un prezzo medio di 583 euro (in salita dai 580 euro di maggio), si conferma a giugno 2024 la provincia italiana dove l'Rc auto costa di più, seguita da Prato (574 euro) e Caserta (517 euro). Sul lato opposto della classifica si piazza invece Enna, la città più conveniente, con una media di 290 euro (+5 rispetto a maggio 2024), seguita da Potenza con 301 euro e Oristano con 306 euro, quasi la metà rispetto alla città del Vesuvio.
«Anni fa ci avevano detto che con la liberalizzazione del settore Rc auto i consumatori avrebbero avuto prezzi più bassi e maggiori garanzie. Non è successo con tutta evidenza. I prezzi aumentano ogni anno in modo ingiustificato e spesso le garanzie sono scandalose – afferma Fabio Galli, vicepresidente regionale del Codacons Emilia-Romagna – Si diffondono poi non solo le rateizzazioni semestrali delle polizze ma addirittura mensili, che a fine anno vogliono poi dire cifre più alte a consuntivo per gli automobilisti» E l’associazione ha quantificato in 1,65miliardi di euro i rincari complessivi per gli automobilisti in due anni. «Gli automobilisti continueranno ad essere presi in giro finché continuerà questo obbligo e non saranno i singoli a decidere se e come assicurarsi. - rimarca Vincenzo Donvito Maxia, presidente Aduc - Il mercato oggi è fatto solo per far guadagnare chi offre: le tariffe sono variegate, diverse per regioni in base all'incidentalità, ma all'interno delle specifiche zone le tariffe sono simili. Assicurarsi, per il possessore di un veicolo, dovrebbe essere una convenienza, pena l'esposizione del proprio intero patrimonio al risarcimento di un danno, dove lo Stato, per esempio, in assenza di copertura, potrebbe intervenire, come già oggi fa, con il Fondo di garanzia per le vittime della strada».l © RIPRODUZIONE RISERVATA