Oltre 11.000 reggiani inseriti nelle preliste di attesa in un mese
A 40 giorni dall’inizio i dati dello strumento contro il blocco delle prenotazioni Il 52% dei richiedenti ha ottenuto l’appuntamento, mentre il 16% ha rinunciato
Reggio Emilia Sono più di 11.000 i reggiani inseriti nelle preliste d’attesa in un mese per ottenere una prima visita specialistica.
Sono partite il primo luglio scorso le preliste e secondo quanto pianificato dalla Regione devono rappresentare il rimedio contro il gravissimo problema di chi non riesce più a prenotare una prestazione sanitaria. Da tanto, infatti, si è di fronte al blocco delle prenotazioni, ma era impossibile fotografare con precisione quante persone non potessero curarsi o rivolgersi a uno specialista a causa delle liste bloccate.
Ora è possibile invece rilevare quanto pesa questo fenomeno e quali sono i numeri. I dati sono notevoli: in un solo mese a Reggio Emilia e provincia sono stati 11.258 i reggiani inseriti nelle preliste d’attesa per avere una prima visita specialistica. Significa calcolare una media di 363 cittadini al giorno. Il 52% dei richiedenti ha già ottenuto l’appuntamento con il medico, mentre il 16% ha annullato la sua richiesta.
Sono i numeri condivisi dall’Ausl, durante il recente incontro della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria (Ctss) con le organizzazioni sindacali per fotografare il fenomeno e richiedere nuovi obiettivi per il futuro.
La prelista scatta quando un paziente non riesce a prenotare la prestazione prescritta dal suo medico, a causa delle liste bloccate. In questo caso il cittadino si può rivolgere agli sportelli Cup, Cuptel e alle farmacie.
Dopodiché il cittadino sarà chiamato per comunicargli l’appuntamento con lo specialista, rispettando le tempistiche. Viene così risparmiato al paziente l’onere di dover chiamare più e più volte sperando di trovare posto e il cittadino viene catalogato in base all’ordine cronologico ed all’urgenza del suo problema. Ad esempio, l’84% dei reggiani inseriti in prelista ha un livello di urgenza stringente (30-60 giorni). Il 16% (1.841 casi) va a 120 giorni.
Delle 11.258 richieste di prestazioni ci sono alcuni trend da rilevare per quanto riguarda l’inserimento in lista. Il primo giorno, ovvero l’inizio del mese scorso, il primo luglio, sono state inserite 308 richieste di prestazioni.
Nei primi giorni, il picco è stato raggiungo il 5 luglio, quando gli inserimenti sono stati 422.
La giornata che ha fatto registrare il numero più alto in assoluto del mese è stato il 17 luglio con 575 inserimenti. Al secondo posto il 10 luglio con 566. Tutte e quattro le domeniche di luglio è poi stato effettuato un inserimento al giorno.
I canali attraverso i quali sono state richieste le prenotazioni sono stati: gli sportelli Cup (35%), la telefonata al Cup telefonico (29%), farmacie e parafarmacie (29%) e MediCup: (6%). La presa in carico funziona con le prestazioni di primo accesso che abbiano livello di priorità D e P. Questa informazione è presente sulla prescrizione medica. Quando la richiesta di prestazione viene inserita in lista il cittadino riceve subito un sms che indica il numero progressivo assegnato e, in un secondo momento, un altro sms indicante gli estremi dell’appuntamento, ovvero data e sede, insieme a informazioni utili specifiche.
Tra le preliste il primato per il primo accesso è detenuto dalla visita dermatologica (1.323), seguita dalla visita oculistica completa (824) e dalla visita allergologica (609).
Nel caso il cittadino non possa recarsi all’appuntamento sarà importante che lo disdica attraverso i consueti canali, per lasciare il posto ad altri.
A partire da subito e in modo graduale nei prossimi mesi fino a fine 2024, l’offerta delle prestazioni disponibili viene aumentata del 20%. Tra queste, le visite specialistiche incrementeranno di circa 145.000 e le indagini diagnostiche di 133.000. Questo contribuisce ad offrire un maggior numero di disponibilità, a regime, sia per i primi accessi, sia per i controlli. Si tratta delle visite ed esami strumentali con i maggiori volumi di erogazione.
Ogni richiesta sarà presa in carico e le sarà assegnato un appuntamento secondo la classe di priorità o nei tempi indicati dal medico che prescrive. Se all’atto della prenotazione attraverso i vari canali (Cup, CupTel allo 0522391522, Farmacup e Medicup) non c’è disponibilità, la richiesta viene registrata in un apposito elenco chiamato “prelista”. Il servizio prenotazioni aziendale potrà concentrarsi sull’attività di back office per trovare, in un secondo momento, la prestazione di primo accesso. L’utente riceverà la comunicazione dell’appuntamento per lo svolgimento della prestazione: entro 15 giorni per le visite con priorità D ed entro 30 giorni per le prestazioni diagnostiche con priorità D dall’inserimento in lista.
Nel medio-lungo periodo l’azienda sanitaria si prescrive alcuni obiettivi strategici. Tra questi, migliorare l’appropriatezza prescrittiva tramite la condivisione dei protocolli già elaborati in particolare sulle visite di controllo (definizione del professionista che tiene in carico il paziente, quali esami effettuare...). Un obiettivo riguarda anche il teleconsulto che consente il confronto tra i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta e gli specialisti, (già attivo lo specialist on call su 18 discipline attivate e in fase di realizzazione il teleconsulto tra medicina territoriale e specialisti con utilizzo della piattaforma telemedicina. Ci si prefigge, inoltre, la dematerializzazione del certificato di esenzione per patologia cronica. l