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L’evento

Semaforo verde alla Festa dell'agricoltura di Corneto

Adriano Arati
Semaforo verde alla Festa dell'agricoltura di Corneto

La storica manifestazione si terrà sabato e domenica

09 agosto 2024
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Toano Due giorni per ricordare usanze antiche e le loro moderne declinazioni. La prima metà di agosto è segnata da 40 anni da un evento capace in ogni edizione di accogliere migliaia di visitatori sia dalla montagna reggiana sia da quella modenese, sfruttando una proposta all’insegna della tradizione e la posizione strategica. È la Festa Dell'Agricoltura di Corneto di Toano, nel 2024 in programma sabato 10 e domenica 11 agosto nel piccolo borgo affacciato sulla vallata del Secchia, luogo di nascita di origine dei Ceccati, grande famiglia di artisti del legno che nei secoli hanno realizzato opere per luoghi di culto di mezza regione, partendo dalla casa di Stiano, uno dei gruppi di case attorno a Corneto.

Come buona parte dell’Appennino, in estate il paesino torna ad animarsi con il ritorno a casa di molti abitanti originari della zona o dei loro discendenti, che riaprono le case spesso chiuse per buona parte dell’anno. Arrivano dal comprensorio ceramico, principalmente, dal versante di Modena così come da quello di Reggio, e a loro si uniscono per la festa partecipanti dal resto della montagna e dalle due province: l’accesso è a lato della fondovalle Secchia, a qualche decina di minuti dall’area di Sassuolo e di Casalgrande, semplice da raggiungere soprattutto col bel tempo.

Il premio per la salita è un evento che mobilita parecchie decine di volontari e che richiama tanti sapori e tante usanze del passato. A partire dal cibo, ovviamente. Vi sono anche proposte più agili, volendo, ma i piatti forti, letteralmente, sono quelli a base di polenta, abbinata a cotiche, fagioli e costine, a salsiccia e funghi o, altre grande classico rurale, condita semplicemente con la panna e abbondante formaggio grattugiato. Non mancano pasta, grigliate, fagioli e cipolla, sempre per restare in tema.

In una zona di agricoltura e di allevamenti, dove sono ancora attive molte stalle e caseifici di primo livello, a partire da quello di Cavola, uno dei mattatori dell’evento è il Parmigiano Reggiano. Che si potrà assaggiare, acquistare e pure pesare a occhio. In che modo? A Corneto viene riproposto un antico gioco, quello della stima della forma di Parmigiano Reggiano. Chiunque può partecipare, acquistando un tagliando e indicando quello che a suo parere è il peso della forma stessa, messa a disposizione dalla latteria sociale di Cavola. Chi si avvicina maggiormente, porta a casa l’intero bottino. Le varianti sono tante, un tempo nelle sagre di campagna non era infrequente che la stima riguardasse porcellini e animali da carne; negli ultimi anni la tradizione principale, quella superstite, è quella del formaggio, sfruttando il sempre elevatissimo fascino del Parmigiano Reggiano. E a proposito di ruralità, nella mattina di domenica 11 agosto a Corneto verrà replicata un’altra usanza che mette insieme moderno e antico, la benedizione dei trattori e dei mezzi da lavoro nei campi. Una declinazione novecentesca della sempre attiva benedizione degli animali (solitamente prevista a gennaio, per Sant’Antonio), pensata per cercare ulteriore protezione a strumenti costosi quanto preziosi, da cui spesso dipendevano le sorti e la sopravvivenza di intere famiglie, se non di interi borghi. Per altre informazioni sul paese, la sua storia e sulla festa, è possibile visitare il sito https://ilborgodicorneto.it.

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