È Valentina Fino l’escursionista di 31 anni morta all’Alpe di Succiso
Sabato l’escursionista bolognese è precipitata per oltre cento metri in un canalone sul sentiero Barbarossa e non c’è stato nulla da fare
Ventasso È Valentina Fino, infermiera bolognese di pronto soccorso e volontaria Ant, la vittima 31enne della tragedia consumatasi sabato pomeriggio, 10 agosto, all’Alpe di Succiso. Era un’escursionista esperta.
Il corpo della ragazza, recuperato con non poche difficoltà, dopo ore di sorvolo con due elicotteri – uno del 118 e uno dei vigili del fuoco – sul versante ovest della montagna, è stato ricomposto nella serata di sabato, all’obitorio dell’ospedale Sant’Anna di Castelnovo Monti, dall’onoranza funebre Mammi cui è stato poi affidato il funerale dai famigliari.
La cerimonia funebre si svolgerà nei prossimi giorni al cimitero monumentale della Certosa di Bologna. Poi la salma sarà cremata. Ma i dettagli ancora non sono stati formalizzati.
Il padre Antonio e la mamma, come è facile immaginare, sono devastati dal dolore. Hanno raggiunto l’Appennino reggiano sabato, subito dopo la notizia dell’accaduto. A portare loro il cordoglio e la solidarietà di tutta la comunità locale è stato il sindaco di Ventasso, Enrico Ferretti, che li ha incontrati al comando dei carabinieri.
C’era anche il compagno di Valentina, che era con lei al momento della fatale caduta lungo il sentiero Barbarossa: un percorso segnalato come “esposto”, ma che la coppia ha affrontato con la dovuta attrezzatura. Il giovane ha dovuto assistere, impotente, alla tragedia. Ora è sotto shock.
La coppia sabato era arrivata da Bologna. Entrambi appassionati di montagna si trovavano nel tratto di sentiero che collega il rifugio Rio Pascolo al bivacco Ghiaccioni. Qui è avvenuto l’inimmaginabile.
La donna è scivolata precipitando in un canalone per 100, forse 200 metri. Le fratture multiple riportate nella caduta non le hanno lasciato scampo. Nonostante l’immediato allarme dato dal compagno quando i soccorritori l’hanno raggiunta, purtroppo, non c’era già più nulla da fare.
La salma della giovane è stata data subito in disponibilità alla famiglia, a dimostrare come non vi sia alcun dubbio sulla dinamica accidentale dell’accaduto, sul quale hanno svolto accertamenti anche i carabinieri di Ramiseto.
«Si è consumata una tragedia – sono le parole del sindaco Ferretti –. Valentina era una giovane donna, tra l’altro appassionata escursionista. La difficoltà del sentiero? Purtroppo la montagna è anche questo, non ci sono classificazioni che tengano. È la libertà di potere decidere come affrontarla, basandosi sempre sulla conoscenza dei propri limiti. E ci sono volte, purtroppo, in cui non contano neppure queste valutazioni, ma è una questione di destino. Come è accaduto per Valentina. Noi ora siamo vicini a questa famiglia. Li abbiamo incontrati per dire loro che, in questo momento di terribile dolore, le istituzioni sono con loro».