Reggio Emilia, la Pandita parte per Capo Nord: «Un viaggio in memoria di papà»
Inizia l’avventura di Andrea Bonini e degli altri partecipanti diretti in Norvegia «Volevo ricambiare l’affetto e la vicinanza ricevuti dal personale dell’Ausl»
Reggio Emilia «L’idea di questo viaggio è partita da una morte, quella di mio padre. Qualche tempo fa si è ammalato di tumore e abbiamo dovuto fare la spola tra i reparti dell’ospedale. Non si è salvato, ma l’affetto e la vicinanza che ci ha manifestato il personale del Santa Maria Nuova in quei momenti così dolorosi mi ha spinto a volermi sdebitare. Spero, con i fondi che raccoglieremo, di riuscirci».
Una storia che racconta di come, dai momenti più bui, possano nascere sempre occasioni e opportunità per fare del bene. Una vicenda che conferma anche la forte propensione alla beneficenza presente nella nostra città e, più in generale, nel territorio reggiano.
Alla vigilia della partenza per Capo Nord, Andrea Bonini si racconta. Il cinquantenne reggiano, dipendente dell’azienda Scout a Mancasale, ha scelto di trascorrere quest’anno delle ferie diverse: niente mare né montagna, ma un giro per l’Europa con la destinazione finale proprio in Norvegia, nel punto più a settentrione del Vecchio Continente.
La finalità, come ormai noto, è benefica: è infatti stata aperta una raccolta fondi per l’acquisto di Pico Smart, importante attrezzatura destinata al reparto di urologia del Santa Maria Nuova.
«La Panda è la prima auto che avevo da ragazzo, mentre il nome del viaggio non è altro che la traduzione di piccola panda in spagnolo – racconta Bonini –. In inverno ho recuperato questa auto d’epoca sul Lago Maggiore e l’ho fatta sistemare. Ora è tutto pronto per la partenza».
L’inizio di questo viaggio destinato a durare due settimane, per un totale di circa 8mila chilometri, è fissato per domani alle 10.30 nel parcheggio del Conad Le Querce, uno degli sponsor di questa iniziativa così sostenuta e partecipata: «Conad ci ha dato una mano nella spesa dei generi alimentari. Sulla Panda saremo io e Filippo Rondoni, mentre in camper ci seguiranno mia figlia Matilde con una coppia, Roberta Prampolini e Filippo Menozzi – spiega –. Il tragitto prevede il passaggio da Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Estonia, Finlandia e Norvegia, dove dovremmo arrivare dopo circa sei giorni di viaggio, mentre al ritorno passeremo anche da Svezia, Danimarca e Germania. Cerchiamo di rispettare il ruolino di marcia, dormendo in bungalow e tende, oltre al sostegno del camper per le questioni logistiche».
Nel camper non mancheranno i prodotti tipici della nostra reggianità: Lambrusco, Erbazzone e Parmigiano Reggiano saranno i doni che Andrea e gli altri viaggiatori lasceranno alle persone che incontreranno lungo il percorso. «Non chiederemo un euro – precisa –, le uniche entrate sono quelle delle donazioni da destinare all’associazione Vittorio Lodini per l’acquisto di Pico Smart. Il viaggio lo paghiamo noi a nostre spese: offrire i prodotti reggiani è un piacevole modo di valorizzare il nostro territorio».
Lo strumento Pico Smart ha un costo che si aggira sui 24mila euro: la metà sarebbe già stata raccolta tra cene ed iniziative, destinate ad aumentare.