Gazzetta di Reggio

 Canossa I ladri, a quanto pare, non vanno mai in vacanza. E non guardano in faccia a nessuno... Lo dimostra la razzìa di pluviali al cimitero di Canossa. Il furto La banda dell’oro rosso torna a colpire e questa volta nel mirino dei malviventi finisce il cimitero, venerdì sera al centro di una vera e propria razzìa. Non c’è pace, dunque, per il paese, che a Ferragosto ha visto registrare anche un furto al lago Lontra, luogo molto amato dai canossani. I ladri hanno sradicato le grondaie in diverse aree del cimitero situato in via dei Castelli. I danni naturalmente sono ingenti, per il patrimonio pubblico. Ma oltre al valore economico del materiale rubato, i ladri colpiscono anche in un luogo caro alla comunità, violato nel cuore della notte.

Al diffondersi della notizia dell’assalto, sconforto e rassegnazione hanno animato i cittadini. Le reazioni Se ne fa portavoce un residente: «È un fatto intollerabile perché sfregia il luogo in cui riposano i nostri cari, un luogo sacro che non dovrebbe essere violato per alcun motivo». Anche il vicesindaco di Canossa, Luigi Bellavia, si è dichiarato indignato per l’ennesimo furto: «È una vergogna. Il furto di venerdì sera al cimitero, che arriva subito dopo quello al lago Lontra, colpisce proprio nel luogo sacro della memoria cittadina. Ci indigna profondamente e offende le coscienze dell’intera comunità canossana». Le indagini Nel frattempo, il dipendente pubblico del settore cimiteriale ha presentato denuncia ai carabinieri della stazione di San Polo d’Enza sabato mattina. I militari si sono messi subito al lavoro per cercare di trovare qualche traccia utile alle indagini. Magari il passaggio dei ladri registrato da qualche telecamere di sorveglianza sulle strade del territorio. Certo, il colpo è avvenuto sicuramente nel cuore della notte, in un luogo isolato e quindi i ladri possono contare sui favori del buio per non essere stati visti. Generalmente, si tratta di colpi che sanno bene a quale mercato nero poi rivolversi per rivendere quanto portato via alla comunità. Ed è su questi canali che le investigazioni ora si concentreranno.l © RIPRODUZIONE RISERVATA