«Il sindaco Giuseppe Daviddi in balìa del suo gruppo»
Balestrazzi (Pd) dopo l’uscita dalla maggioranza di Noi per Casalgrande
Casalgrande «Una giravolta» che vede il sindaco Giuseppe Daviddi «in balia del suo gruppo politico». Così Matteo Balestrazzi, consigliere comunale e segretario del Pd a Casalgrande, oltre che capogruppo del centro-sinistra dell’Unione, sul caso che infiamma da giorni la discussione politica nel comprensorio ceramico.
La scintilla è ancora una volta il percorso di Noi per Casalgrande, la lista civica che appoggia il sindaco Giuseppe Daviddi, eletto nel 2019 e confermato nel 2024, sempre presentandosi come alternativa al Pd. Dal prossimo consiglio dell’Unione, i tre rappresentanti formeranno un gruppo autonomo. A luglio, al momento di rinnovare l’organigramma dell’ente di cui Casalgrande fa parte, è arrivato l’annuncio dell’ingresso nella maggioranza di centro-sinistra degli esponenti di Noi per Casalgrande e di Daviddi, nominato vice presidente.
Un passaggio politico preciso, visto che a priori tutti i primi cittadini fanno parte della giunta. Il movimento ha generato parecchie reazioni e le dimissioni del segretario della lista Michele Brina. Due giorni fa, il nuovo salto con Noi per Casalgrande che si sfila dalla maggioranza.
Una scelta che riguarda il consiglio, non la giunta, ma che avrà conseguenze anche nel dialogo interno al gruppo, tra consiglieri e Daviddi.
Inevitabile il nuovo fuoco di fila di commenti. «Le domande sono spontanee. Lo chiedo da cittadino per i cittadini di Casalgrande. Cos’è cambiato? Cos’è successo? Quali pressioni ha subito il sindaco Daviddi? Da chi ha subito queste pressioni per fare una totale giravolta e cambiare bruscamente idea?», si chiede Balestrazzi. E continua: «Ci dispiace perché vediamo il sindaco del Comune di Casalgrande in balìa del suo gruppo politico. Un gruppo che non riesce a trattenere le tensioni al proprio interno e che evidentemente mette davanti l’interesse di partito (il loro) a quello dei cittadini di Casalgrande (a discapito di quanto dichiarato da Daviddi). La giravolta delle ultime settimane denota un gruppo di maggioranza in totale confusione ma non solo: denota incoerenza, approssimazione e poco rispetto di Casalgrande».
Si dice, invece, soddisfatto Giuseppe Pagliani, consigliere dell’Unione e riferimento per il centro-destra scandianese e non solo. A luglio, Pagliani aveva criticato la decisione di Noi per Casalgrande ricordando come l’elettorato di centro-destra casalgrandese, in assenza di un candidato di bandiera, avesse appoggiato Daviddi alle elezioni comunali.
«Registriamo con grande soddisfazione l’uscita del gruppo Noi per Casalgrande dal gruppo Centrosinistra per l’Unione. Grazie al cielo i consiglieri dei gruppi civici che sostengono l’amministrazione casalgrandese hanno dimostrato una forte coerenza e linearità politica mettendo il sindaco Daviddi nelle condizioni di fare la retromarcia dovuta dopo l’incredibile scelta precedente», commenta Pagliani.
«La figura che ha fatto Daviddi rimane evidente in tutta la sua gravità, però è molto apprezzabile il cambio di linea repentino a cui la sua maggioranza lo ha condizionato». Ora il centro-destra attende al varco la maggioranza di Casalgrande sui temi concreti, a partire dal futuro dell’ospedale Magati di Scandiano. l