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Vede sparire dal conto 19mila euro, la banca condannata a risarcirla

Ambra Prati
Vede sparire dal conto 19mila euro, la banca condannata a risarcirla

Reggio Emilia: due truffatori eseguono 13 bonifici a loro favore dal conto di una reggiana, che si è rivolta a Confconsumatori perché l’istituto di credito le negava il rimborso

28 agosto 2024
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Reggio Emilia Truffata da due individui che sono riusciti a entrare nella sua home banking ordinando ben 13 bonifici a loro favore – per un totale di 19mila euro –, una donna reggiana quarantenne è riuscita a farsi romborsare dalla propria banca, che tergiversava, ben 16mila euro. Lo rende noto la Confconsumatori di Reggio, che ha assistito legalmente la donna e ha ottenuto il risultato rivolgendosi all’Arbitro Bancario Finanziario.

A marzo dello scorso anno la donna aveva ricevuto una telefonata da parte del proprio istituto di credito, che la avvertiva che dal suo conto corrente erano stati eseguiti tredici bonifici, nel giro di pochi minuti, in favore di soggetti sconosciuti per un totale di circa 19mila euro. Si può immaginare la sorpresa della donna, che a quel punto ha controllato e verificato l’effettivo ammanco. Non è stato appurato come abbiano fatto i truffatori a impadronirsi dei dati personali della donna; con tutta probabilità si è trattato di pishing, una telefonata, una mail o un messaggio fasulli che invitano il titolare a cliccare su un link. È probabile che la quarantenne abbia cliccato o detto sì, senza accorgersi che si trattava di una trappola. Il bello però doveva ancora venire perché, nel momento in cui la donna con regolare denuncia ha chiesto il rimborso alla banca (tutte le banche sono assicurate e coperte contro tali raggiri informatici), l’istituto si è rifiutato di pagare.

Perciò la donna si è rivolta a Confconsumatori, che ha richiesto il blocco del conto e la restituzione delle somme. L’istituto di credito ha proseguito nel suo diniego, poiché a loro avviso quei bonifici risultavano correttamente eseguiti: secondo la banca sarebbe stata la stessa cliente ad autorizzarli, anche inavvertitamente, ingannata da un falso operatore bancario.

La reggiana, senza darsi per vinta, con l’aiuto di Confconsumatori si è rivolta all’Arbitro Bancario Finanziario che, con una recente delibera, ha sancito un concorso di colpa della banca sulla base di due aspetti principali: al momento dell’apertura del servizio di home banking la banca non avrebbe offerto il servizio di “sms alert” che avrebbe potuto consentire alla titolare di bloccare sul nascere la truffa e, quantomeno, di impedire la maggior parte dei bonifici fraudolenti.

L’Arbitro ha poi rilevato che i bonifici, quasi tutti di un importo compreso tra i 1.490 e i 1.500 euro, erano stati effettuati sempre in favore degli stessi due soggetti; e secondo le normative vigenti dopo il secondo bonifico dello stesso importo in favore della stessa persona il sistema avrebbe dovuto bloccare i bonifici successivi e ottenere una specifica autorizzazione del cliente. Perciò l’Arbitro ha disposto, in favore della vittima della truffa, un rimborso di circa 16mila euro, il 90% della cifra sottratta.

«Pochi sanno dell’esistenza dell’arbitrato bancario, che consente di dirimere controversie in modo più economico e veloce rispetto a una causa civile», commenta il presidente di Confconsumatori Marco Festelli.

Si ricorda che lo sportello di Confconsumatori Reggio Emilia, in via Sant’Ambrogio 2 a Rivalta, riaprirà a settembre ed è contattabile alla e-mail reggioemilia@confconsumatori.it e al numero 0522-17.29.086.