Il sindaco Testi: «Correggio non è allo sbando, il territorio è presidiato»
Per il primo cittadino le denunce è bene farle in caserma più che sui social
Correggio «Correggio non è allo sbando e il territorio è presidiato. Le denunce è bene farle in caserma, più che sui social». Il sindaco di Correggio Fabio Testi interviene con una lunga nota sul tema della sicurezza.
«Abbiamo volutamente aspettato la notizia dell’arresto di un 39enne, entrato in un’abitazione privata per tentare di rubare una bicicletta, prima di intervenire in merito ai recenti fatti di cronaca riguardanti furti nei giardini, nelle abitazioni e in alcune attività commerciali: sapevamo che l’attività delle forze dell’ordine era in corso e che avrebbe prodotto risultati».
Correggio, recentemente, è stata bersagliata dai ladri. «Volevamo lanciare un messaggio di rassicurazione e allo stesso tempo di fiducia nei confronti delle forze dell’ordine, che ringrazio pubblicamente per il lavoro che svolgono. Partendo da un dato concreto, l’arresto di un ladro, vogliamo ricordare che il territorio è presidiato e che il lavoro delle forze dell’ordine è costante e porta a risultati. Nell’ultimo anno, sul nostro territorio, sono stati arrestati sei delinquenti (reati di furto, truffa, droga e altro), mentre altre tre persone sono state destinatarie del provvedimento del Daspo urbano e non possono entrare in luoghi pubblici. È fondamentale che i cittadini si rechino in caserma a sporgere denuncia, collaborando così con le forze dell’ordine e fornendo maggiori informazioni per le indagini e la contestazione dei reati. La denuncia formale è uno strumento efficace nelle mani dei cittadini; i post sui social, invece, non danno alcun contributo».
Il problema dei furti è stato discusso anche in consiglio comunale. «Abbiamo di recente risposto a più interpellanze sul tema della sicurezza, anche in seguito ai furti avvenuti, ribadendo che è costante il confronto tra amministrazione e comandante dei carabinieri, così come con la polizia locale e la Guardia di Finanza. Va però precisato, anche se non dovrebbe essere necessario, che la competenza della sicurezza è in capo alle forze dell’ordine, ai carabinieri, che dipendono direttamente dalla Prefettura e dal Ministero dell’Interno», continua il sindaco Testi. «Diverso è il ruolo dell’amministrazione, che ha la possibilità di mettere le forze dell’ordine nelle migliori condizioni per avviare le indagini, ad esempio attraverso l’installazione di sistemi di videosorveglianza, il miglioramento dell’illuminazione e anche facendo in modo che la città sia viva e vissuta dai cittadini».
Per quanto riguarda la videosorveglianza, nel corso degli ultimi 10 anni a Correggio sono stati installati 54 varchi OCR (telecamere per la lettura delle targhe) e 138 telecamere di contesto. «Le ultime sono state installate su Corso Cavour, all'intersezione con via Casati e via del Principato, questa primavera. Attualmente, sul territorio di Correggio sono attive 192 telecamere, collegate sia alla stazione della polizia locale sia a quella dei carabinieri. Le telecamere OCR sono collegate con la banca dati del Ministero, consentendo di avere dati in tempo reale sui veicoli in circolazione: sappiamo immediatamente se sono rubati, assicurati, revisionati, ecc. Questo strumento ha permesso alle forze dell’ordine, ad esempio, di individuare e arrestare un delinquente grazie al riconoscimento della targa e alla localizzazione in tempo reale del veicolo ricercato. Correggio possiede 76 telecamere ogni 10.000 abitanti, un numero significativamente superiore alla media nazionale. Stiamo continuando a investire in questo ambito e, come Unione Pianura Reggiana, assieme all’Unione dei comuni delle Terre d’Argine (Carpi, Soliera, Campogalliano, Novi), ci siamo aggiudicati due importanti finanziamenti da Regione e Ministero dell’Interno per l’installazione di ulteriori 39 varchi OCR lungo le strade che segnano il confine tra le due province, al fine di incrementare ulteriormente i dispositivi».
Negli ultimi anni, grazie all’intraprendenza dei cittadini, è stato attivato il controllo di vicinato, che conta 153 membri. «Inoltre, stiamo organizzando uno o più incontri con la presenza del comandante dei carabinieri, al fine di informare la cittadinanza e per prevenire e contrastare furti e truffe; incontri già tenuti in passato ma che è sempre bene riproporre».