Gazzetta di Reggio

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Lutto nel calcio

«Non solo un grande allenatore. Era un grande papà»

Miriam Figliuolo
«Non solo un grande allenatore. Era un grande papà»

Parla la figlia di Gaetano Salvemini, mister dell’Empoli in serie A e del Bari, che portò in massima serie, morto a 82 anni all’ospedale civile di Guastalla. Lunedì mattina il funerale

07 settembre 2024
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Gualtieri È morto all’alba di ieri Gaetano Salvemini, storico allenatore di calcio della Serie A e, in passato, calciatore. Aveva 82 anni. Si è spento all’ospedale di Guastalla, dove era ricoverato da qualche giorno.

Salvemini era stato allenatore dell’Empoli in Serie A e del Bari, che aveva portato alla massima serie, oltre che di molte altre squadre blasonate. La notizia si è rapidamente diffusa in paese, suscitando grande cordoglio. In pochissimo tempo, ancora prima che giungesse ai giornali, si sono moltiplicati i messaggi di condoglianze e le visite alla famiglia, che abita a Gualtieri da più di vent’anni.

Salvemini era originario di Molfetta, in provincia di Bari. Lascia la moglie Maria Giulia Martignoni, conosciuta da tutti come “Vittoria”, i quattro figli Domenico, Cecilia, Marco e Andrea, e i due amatissimi nipoti. Tutti, tranne Cecilia, vivono nel paese della Bassa Reggiana.

«Era una grande persona, di cuore – lo ricorda commossa Cecilia. – Ma soprattutto era un grande papà. Come anche la mamma, che si è dedicata completamente a noi. Quando eravamo piccoli, abbiamo girato tutta Italia. Nonostante gli impegni, però, papà per noi è stato sempre presente».

Quando Salvemini decise di ritirarsi dal calcio, si trasferì a Gualtieri, paese di origine della moglie, portando qui i loro figli, ormai adolescenti. Tutti hanno terminato gli studi nelle scuole reggiane, diplomandosi negli istituti superiori di Guastalla e frequentando le compagnie di giovani locali.

La famiglia è dunque molto conosciuta, non solo per i trascorsi calcistici di Salvemini. Molti gualtieresi stanno esprimendo la loro vicinanza in queste ore. Ma attorno alla moglie e ai figli si stringe anche tutto il mondo del calcio, in lutto.

Quella di Salvemini è stata una vita dedicata a questo sport, in un’epoca d’oro fatta di sogni e ingaggi non ancora stellari. «Dopo il suo ritiro ha continuato a seguire il calcio, ma non si riconosceva più nel calcio di oggi – racconta la figlia Cecilia. – Fatto di business e manager. Ma la sua passione per questo sport era rimasta intatta. Amava molto anche viaggiare, in particolare le crociere. E non si è mai perso un’estate al mare di Molfetta: tornava ogni anno».

La camera ardente è stata allestita ed è visitabile da ieri pomeriggio presso l’obitorio dell’ospedale di Guastalla. Il funerale si terrà lunedì, con partenza del corteo dall’obitorio alle 9.30, e messa nella chiesa di Santa Maria della Neve in piazza Bentivoglio a Gualtieri alle 10. Questa sera, alle 18, si terrà il rosario, sempre presso l’obitorio dell’ospedale civile di Guastalla.l