Gazzetta di Reggio

Reggio

La Festa dell’Unità

Schlein carica i militanti: «Uniti per battere la destra»

Serena Arbizzi
Schlein carica i militanti: «Uniti per battere la destra»

A migliaia per la segretaria dem alla festa nazionale dell’unità di Reggio. «La sedicente patriota Meloni vuole spaccare l’Italia: noi lo impediremo»

09 settembre 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia «La sedicente patriota Meloni vuole spaccare l’Italia con l’autonomia differenziata: noi non glielo consentiremo. Da Reggio Emilia partirà una fase nuova che dipenderà da ognuno di noi per fare crescere un’altra idea d’Italia: lavoriamo tutti insieme su battaglie comuni con cui possiamo battere la destra».

Un’ora e 17 minuti di discorso per dare la carica ai militanti, arrivati dal Molise, dalla Lombardia, dalla Toscana e da altre regioni per ascoltarla, applaudirla, scattarsi un selfie che pochi secondi dopo sarà postato sui social: spazia dalla politica estera per arrivare ai nodi cruciali e spinosi, snocciolati uno alla volta, della politica interna, Elly Schlein nell’intervento conclusivo della festa nazionale dell’unità di Reggio Emilia. Migliaia di persone hanno affollato la tenda Berlinguer, noncuranti della pioggia battente che ha accolto la numero uno del Pd, tra applausi e bandiere che sventolavano. Dopo un profondo ringraziamento ai volontari, «perché senza le basi non ci sono le altezze ed è così che vogliamo il nostro partito: accogliente, curioso e plurale», Schlein mette in fila i temi al centro dell’agenda: «Abbiamo proposto una defiscalizzazione delle attività economiche delle aree interne: vogliamo agevolare opportunità di lavoro e impresa».

E, ancora, «abbiamo sorpreso tanti alle ultime elezioni, ma abbiamo il cruccio del 50 per cento che aveva il diritto di votare e ha scelto di non farlo. Per rifondare il partito dobbiamo immergerci nella società perché se non ci occupiamo di politica, la politica si occuperà di noi. Per questo dobbiamo prendere parte al cambiamento che vogliamo generare. E stiamo lavorando su una proposta di governo per la questione sociale e salariale dimenticata da questa destra e chiudere la stagione di questo Governo. Meloni fa una battaglia contro i poveri tagliando spesa sociale, sanità e pensioni. Abbiamo il costo dell’energia più alto d’Europa». Schlein scomoda la scrittrice Joyce Lussu citando “l’inventario delle cose certe” per evidenziare la «necessità più che di alleanze politiche, di alleanze nel mondo della società. Facciamo un appello alle forze migliori del Paese per scrivere insieme un nuovo progetto per l’Italia. Entro il 20 settembre va messo nero su bianco il piano strutturale di bilancio da inviare a Bruxelles: nessuno ne sa nulla. Chiediamo al Governo di aprire un confronto con il futuro ma vediamo un vittimismo esasperato, non c’è uno straccio di idea. Meloni – si appella alla premier – se farete quadrare i conti prendendo da sociale, sanità, welfare e non autosufficienze noi vi fermeremo», dice la leader dem infiammando la platea che la incita. La segretaria nazionale si sofferma a lungo sulla sanità: «La destra vuole una sanità a misura di portafoglio. Noi a sinistra non ci stiamo. Mentre i reparti si svuotano e le liste d’attesa si allungano c’è chi rinuncia silenziosamente a curarsi. Stanno erodendo i pilastri voluti da Tina Anselmi, è anche per lei che continuiamo questa lotta». Schlein annuncia la richiesta di una legge nazionale per i caregiver e invoca la difesa «della scuola pubblica. Nelle classi, poi, non ci sono stranieri, ma bambine e bambini che hanno diritto a una scuola di qualità. Per noi chi nasce e cresce in Italia è italiano. Abbiamo, poi, l’ossessione di moltiplicare gli asili su tutto il territorio nazionale e che bello dirlo da Reggio Emilia», afferma la segretaria citando Loris Malaguzzi e Adriana Lodi.

E poi giù con l’affondo contro «una destra che difende la famiglia tradizionale e poi nessuno ce l’ha», la necessità di «una legge per figlie e figli delle coppie omogenitoriali». Schlein conclude tra gli applausi, citando Nilde Iotti e don Giuseppe Dossetti, «due splendide figure costituenti» e intonando “Bella ciao” e “benedicendo” il candidato del centrosinistra alle Regionali Michele de Pascale. «Il Pd è più unito che mai – dice –. Questo è il perno indispensabile per mandare a casa questa destra». l © RIPRODUZIONE RISERVATA