Gazzetta di Reggio

Reggio

La protesta

Il comitato: “Alla stazione vanno organizzate le ronde con gli agenti”

Serena Arbizzi
Il comitato: “Alla stazione vanno organizzate le ronde con gli agenti”

I cittadini del quartiere chiedono che aumenti la vigilanza delle forze dell’ordine a piedi

10 settembre 2024
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Reggio Emilia Mentre il Consiglio comunale approva – con 10 voti favorevoli (Fratelli d'Italia, Lega-Salvini Premier, Forza Italia, Lista Tarquini, Coalizione Civica) e 19 astenuti (Pd, M5S, Europa Verde-Possibile, Lista Massari) – la mozione sull’utilizzo dell’esercito in stazione (presentata dal capogruppo di Forza Italia, Claudio Bassi), e la mozione sull’adesione all’operazione “Strade sicure” presentata da Fratelli d’Italia con 11 voti favorevoli e 18 astenuti, i cittadini propongono le ronde.

Il comitato di viale 4 Novembre «chiede che sia messa al centro del dibattito politico la legalità: la zona stazione dev’essere liberata dagli spacciatori e dagli sbandati. Al sindaco Massari chiediamo non solo soluzioni sanitarie ai problemi di illegalità diffusa (spaccio, risse, mafia, occupazioni abusive). È necessario introdurre ronde di agenti di polizia locale e poliziotti a piedi. Le ronde devono essere organizzate subito, devono disincentivare i bivacchi, i cittadini ritengono che i poliziotti e i vigili nascosti in auto siano totalmente inutili».

«I negozianti della zona chiedono che sia vietata la vendita di alcolici in tutti i piccoli esercizi commerciali del quartiere – continuano i cittadini –. Gli sbandati hanno accesso troppo facile alla birra. Dev’essere vietato il consumo in strada e vanno multati i trasgressori. I bar possono e devono servire ai clienti birra in bicchieri di plastica e non in bottiglia».

«Il sindaco Massari non vorrà aprire in zona stazione un punto di accoglienza per le persone in difficoltà negli spazi delle ferrovie Rfi... – esorta il comitato –. Creare un centro di aiuto in stazione vorrebbe dire richiamare altri sbandati da tutta la città con le problemi già noti. La zona è una bomba a orologeria e non vorremmo che la miscela che si verrebbe a creare mettendo altra gente con problemi esplodesse. Vorrebbe dire che la stazione di Reggio passerebbe da mini Lampedusa a mini Libia. Significa fare del quartiere della stazione ancora più una baraccopoli.

I cittadini si appellano anche ai dirigenti sindacali intervenuti nel dibattito: «Perché non chiedono alla famiglia Maramotti (come richiesto dal comitato) di riqualificare le belle palazzine liberty di sua proprietà in viale IV Novembre e il bello stabile rosso mattone a fianco? Max Mara potrebbe sistemare quegli immobili e metterli a disposizione all’università come studentati: almeno 100 ragazzi potrebbero portare una ventata di aria fresca in quel quartiere dove si spaccia solamente».