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Il progetto

Max Mara raddoppia alle Fiere: tre edifici per una superficie complessiva di 47mila metri

Max Mara raddoppia alle Fiere: tre edifici per una superficie complessiva di 47mila metri

Il nuovo polo della moda: investimento da oltre 100 milioni di euro

10 settembre 2024
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Reggio Emilia Dopo l’assunzione, da parte della giunta comunale nel maggio scorso, del Piano attuativo di interesse pubblico (Paip) relativo il nuovo Polo della Moda di Max Mara Fashion Group alle ex Fiere di Reggio, lunedì l’assessore a Rigenerazione urbana e sviluppo sostenibile, Carlo Pasini, ha comunicato al Consiglio comunale l’ “avvenuta assunzione” del Piano. Tale passaggio è previsto dalla procedura definita nella legge regionale riguardante la “Disciplina regionale sulla tutela e uso del Territorio”. La stessa legge prevede un passaggio ulteriore, di presentazione pubblica del Paip e questo avverrà venerdì 16 settembre, dalle 11, nella sede del Tecnopolo. Nella comunicazione di ieri al Consiglio comunale l’assessore Pasini ha illustrato i diversi aspetti del progetto. L’investimento Il nuovo Polo della Moda di Max Mara Fashion Group sarà caratterizzato da un intervento di rigenerazione urbana, che riqualificherà l’intero ambito. Si prevede la realizzazione di un centro direzionale del Gruppo che ospiterà oltre 800 persone con uffici, spazi per la progettazione, servizi e show rooms, oltre a due magazzini.

L’investimento, stimato in oltre 100 milioni di euro, è funzionale all’ulteriore sviluppo del Gruppo garantendo il consolidamento dello stesso a Reggio, a fianco del Campus Max Mara da anni operativo nell’Area nord della città. La scelta industriale Max Mara Fashion Group ha di recente razionalizzato la propria struttura industriale identificando due società, Max Mara srl e Dedimax srl, come i soggetti a cui delegare lo sviluppo industriale e commerciale dei propri marchi. Max Mara srl, che si occupa dei marchi “premium”, ha da tempo un proprio Campus in via Giulia Maramotti mentre Dedimax srl, a cui fanno riferimento i marchi che si rivolgono al segmento “contemporary”, svolge le proprie attività su differenti siti, dislocati sul territorio, che non presentano più dimensioni tali da garantire l’ulteriore sviluppo dell’azienda. Da qui l’esigenza di un nuovo spazio, più adeguato per Dedimax srl, in grado di ospitare, in un unico sito, magazzini e centro direzionale. La vicinanza di questo nuovo Polo della Moda alla Stazione Av Mediopadana e al Casello autostradale, oltre che al campus Max Mara, consentirà di ridurre i tempi di collegamento con le più importanti città italiane ed estere determinando ulteriori sinergie tra le due società del gruppo andando a formare un centro di eccellenza internazionale. L’intervento L’area oggetto della riqualificazione ha una superficie di 13 ettari e - dopo la demolizione delle strutture esistenti - se ne prevede la rigenerazione, attraverso l’individuazione di una fascia verde di filtro lungo via Filangieri con la piantumazione di oltre 2.000 fra alberi e arbusti, un nuovo accesso su via Moro e la realizzazione di tre differenti volumi destinati alle funzioni direzionali e logistiche del Gruppo, per una superficie edificata di 47mila metri quadrati. Il nuovo intervento si configura come un raddoppio dell’attuale campus Max Mara.

L’intervento di rigenerazione prevede la completa bonifica ambientale e la successiva realizzazione di edifici moderni e funzionali, autosufficienti dal punto di vista energetico e immersi nel verde. Rigenerazione urbana L’intervento di rigenerazione urbana relativa al Polo della Moda porterà con sé anche la riqualificazione dell’illuminazione pubblica di via Filangieri, il collegamento ciclopedonale sicuro fra l’area delle ex Fiere e il campus Max Mara ad ovest dei Ponti di Calatrava, la riqualificazione di via Majorana con la realizzazione di percorsi ciclopedonali protetti, una nuova rete di illuminazione pubblica e fasce alberate ai lati della carreggiata. L’iter Nelle prossime settimane si concluderà la fase di raccolta delle osservazioni al Paip, a cui seguirà la predisposizione delle relative controdeduzioni per l’adozione in Consiglio comunale, programmata entro la fine dell’anno. A seguire, verrà coinvolto il Comitato urbanistico di area vasta di cui fanno parte lo stesso Comune, la Provincia e la Regione nonché gli enti competenti in materia ambientale e sulla sicurezza, per la definitiva approvazione del Piano, prevista entro la primavera del 2025. Inizieranno quindi i lavori di rigenerazione dell’area che avranno una durata indicativa di tre anni.l © RIPRODUZIONE RISERVATA