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Scuola, il grande bluff dell’algoritmo tra rinunce ed errori del sistema

Scuola, il  grande bluff dell’algoritmo tra rinunce ed errori del sistema

Tanti docenti precari senza incarico a causa delle procedure di reclutamento 

11 settembre 2024
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i Luciano Salsi

Reggio Emilia Il famigerato algoritmo, che in altre zone d'Italia ha suscitato proteste e ricorsi al Tar, s’è attivato anche qui in un battibaleno, aprendo le porte delle scuole reggiane ai supplenti annui, che occuperanno la maggior parte dei posti rimasti liberi dopo le immissioni in ruolo.

Grazie alla procedura informatizzata sabato l'Ufficio scolastico provinciale ha compiuto il primo turno delle operazioni che una volta impegnavano per molti giorni una numerosa commissione. Per l'anno scolastico 2024-2025, iniziato ufficialmente lo scorso primo settembre, sono stati attribuiti 1.813 incarichi a tempo determinato, la maggior parte dei quali relativi a cattedre intere, 256 con scadenza il 31 agosto e 1.253 fino al 30 giugno, oltre a qualche centinaio di spezzoni inferiori all'orario settimanale completo. Gli insegnanti così nominati erano tenuti a prendere servizio ieri mattina, per partecipare alle riunioni preliminari convocate per programmare la ripresa delle lezioni, che avverrà il prossimo lunedì.

Non tutte le assegnazioni, però, sono state confermate. C'è chi ha rinunciato ad una sede scomoda o sgradita e chi s'è dovuto ritirare a causa di un errore del sistema. «La normativa – spiega Carlo Piano, segretario provinciale della Flc-Cgil – consente ai docenti in pianta stabile di ottenere una supplenza annua per un ruolo diverso, più ambito. Si può così occupare provvisoriamente una cattedra intera, non uno spezzone, ma l’algoritmo non ne tiene conto. Un altro limite, alla base di tante contestazioni, riguarda le motivazioni delle precedenze, che permettono a certi candidati di scavalcare chi ha più punti. Trattandosi di dati riservati, ne viene data comunicazione solo successivamente ai ricorrenti».

Si conferma così la grande complessità della macchina dell'istruzione pubblica, che continua a rimettersi in moto con fatica.

Luigi Fiorentino segretario provinciale della Uil-scuola, ribadisce la denuncia su cui insiste da tempo: «Esprimiamo la nostra più ferma solidarietà – scrive – ai docenti, vittime di un sistema educativo che li sottopone a un carico eccessivo di burocrazia e a un percorso formativo costoso e spesso disconnesso dalle reali esigenze della scuola. Le procedure di reclutamento e il sistema di formazione inadeguato creano un ostacolo insormontabile per molti docenti, precarizzando la scuola e compromettendo la qualità dell'insegnamento. È inaccettabile che chi ha scelto di dedicare la propria vita alla formazione delle nuove generazioni debba affrontare un percorso così tortuoso e oneroso. L'algoritmo rappresenta uno strumento potenzialmente utile per la gestione delle supplenze, ma è necessario intervenire per correggerne le disfunzioni e garantire che sia utilizzato in modo equo e trasparente».

La settimana prossima l'attività didattica non ricomincerà ovunque a pieno regime.

«Rimarranno da coprire - osserva Piano – certe cattedre di materie tecnico-scientifiche, per le quali scarseggiano i laureati disponibili, e quelle accantonate per i concorsi non ancora terminati. Sono da aggiungere le rinunce alle prime nomine di supplenza. Quindi in alcuni istituti si procederà con l'orario ridotto, in attesa delle successive assegnazioni. L'anno scorso gli ultimi incarichi annui vennero attribuiti in novembre».l