Gazzetta di Reggio

Scandiano «Devo controllare le tubature, l’acqua è inquinata e potrebbero esserci rotture nelle condotte del gas». Con questa scusa, un truffatore ha convinto una coppia di anziani a raccogliere denaro e gioielli in un sacchetto e portarli fuori casa, simulando una perdita di gas. Mentre i due coniugi, un uomo di 78 anni e una donna di 72, si affaccendavano a staccare le prese di corrente e la caldaia, il truffatore, insieme a un complice, ha rubato il sacchetto lasciato nella loro auto.

All’interno vi erano contanti e monili d’oro per un valore di diverse migliaia di euro. Solo quando si sono accorti di essere stati raggirati, gli anziani hanno chiamato i carabinieri al numero di emergenza 112. I militari sono intervenuti per le verifiche e hanno avviato ricerche in tutto il territorio del comprensorio ceramico reggiano, ma i truffatori non sono stati ancora rintracciati.

Nonostante i continui avvisi dell’Arma dei Carabinieri di Reggio Emilia a diffidare degli sconosciuti, continuano a verificarsi truffe simili. I falsi tecnici o addetti a vari enti, con controlli pretestuosi, riescono a raggirare gli anziani per derubarli dei loro beni. L’Arma ha già avviato numerose iniziative per proteggere le persone anziane, spesso vittime di truffe sempre più diffuse. Questo fenomeno colpisce le persone più vulnerabili, lasciando segni profondi, non solo economici ma anche emotivi. Il senso di colpa delle vittime per essere state ingannate si aggiunge al trauma di vedere invaso il proprio spazio domestico. I truffatori sfruttano la sensibilità emotiva e la fragilità fisica degli anziani per guadagnarsi la loro fiducia, utilizzando tecniche sempre più sofisticate. I metodi utilizzati dai truffatori seguono spesso schemi ricorrenti: finti controlli sul gas, richieste di cauzioni inesistenti o falsi rimborsi. Riconoscere queste tecniche è il primo passo per difendersi. È molto importante che anche i familiari sensibilizzino le persone che vivono sole su questi rischi. l © RIPRODUZIONE RISERVATA