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Il compleanno

Armando Ricci compie 100 anni: il Papa gli fa gli auguri

Armando Ricci compie 100 anni: il Papa gli fa gli auguri

Dopo avere lavorato alla Olivetti, ha sempre promosso l’arte e la cultura

22 settembre 2024
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Reggio Emilia Un compleanno speciale e non solo perché la cifra è talmente tonda da essere a due zeri. I festeggiamenti per i 100 anni di Armando Ricci, ieri al ristorante La Grattugia dell’Agriturismo La Razza, sono stati un tributo a un secolo di vita ma anche alla storia di un uomo che ha lasciato un segno indelebile in tantissime persone. «Mio padre – spiega orgogliosa la figlia Paola – continua a ispirarci tutti con il suo esempio di forza, resilienza e amore per la vita».

Un evento da incorniciare. Accanto ai parenti più cari, dai figli ai nipoti e pronipoti, passando per nuore e generi, ad accettare l’invito è stato anche il sindaco Marco Massari che si è intrattenuto a lungo a parlare con Armando Ricci che, a dispetto dell’età, è assolutamente “sul pezzo”. Segue l’attualità, non si perde un telegiornale nazionale o locale e utilizza il computer per gestire le sue finanze, le terapie e leggere le e-mail. Ultimamente ha persino imparato a usare FaceTime per rimanere in contatto con una nipote che si è trasferita in California.

Ieri, durante il brindisi (e davanti a un trionfo di torte), i figli sono riusciti a stupire ulteriormente il papà leggendogli gli auguri ricevuti direttamente dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e da papa Francesco ma anche dal presidente dell’Inps e da Tim Cook, tutte persone ammirate profondamente da Armando Ricci. Da parte sua Armando ha voluto fare una sorpresa a tutti gli invitati : a ognuno di loro, in onore alle sue origini partenopee, ha regalato un cornetto di corallo fatto comprare al Vomero. La migliore risposta alla domanda più ricorrente: come si fa ad arrivare a 100 anni in splendida forma?

Ma perché Armando Ricci merita tutto questo e la sua storia va raccontata? «Mio padre – premette la figlia Paola – è un uomo nato poco dopo la Prima Guerra Mondiale, ha vissuto la Seconda, il dopoguerra, il boom economico e l’avvento della tecnologia... un secolo di vita intensa. Nonostante il tempo che passa e qualche acciacco, ha mantenuto una curiosità invidiabile, una mente lucida e vivace e ancora oggi ha una grande voglia di vivere. È una persona che ha reso il mondo intorno a sé un posto migliore, non solo per la sua famiglia, ma anche per chiunque abbia avuto il privilegio di conoscerlo».

Una vita dedicata alla famiglia e al lavoro. «Dopo 35 anni di carriera alla Olivetti – racconta Paola – ha sempre coltivato il sapere e promosso la cultura, l'arte, la lettura e i viaggi, trasmettendoci il valore della conoscenza. Ci ha insegnato il rispetto verso ogni essere umano a prescindere da religione, etnia o opinioni politiche, l’importanza della libertà di pensiero dimostrando una mentalità molto aperta per un uomo nato nel 1924. Non ha predicato con le parole, ma con l’esempio. Insieme a nostra madre ogni domenica ci portava a visitare musei, teatri e luoghi di interesse, instillando in noi il desiderio di imparare. Ha sempre creduto che l’istruzione fosse la chiave per una vita piena e scelte consapevoli e ci ha sostenuti tutti negli studi, senza fare distinzioni tra maschi e femmine, un atteggiamento non comune per la sua generazione».

Cent’anni, quelli di Armando Ricci, che ne contengono probabilmente altrettanti a giudicare da quanto è riuscito a dare fino ad oggi. Una semina di cui ieri si sono visti probabilmente solo alcuni dei suoi magnifici frutti.