Nasce un asse fra l’Avis e il Senegal per favorire le donazioni di sangue
Reggio Emilia: accordo con l’associazione Garab per avviare percorsi di sensibilizzazione
Reggio Emilia La riunione delle sensibilità: Avis Comunale Reggio Emilia e l’associazione senegalese Garab Aps insieme per aumentare le donazioni di sangue. Unire le forze, collaborare e condividere le azioni virtuose con un obiettivo comune: promuovere la cultura della donazione di sangue e aumentare le donazioni. Sono infatti questi i principali contenuti del protocollo d’intesa firmato sabato 21 settembre da Avis Comunale Reggio Emilia e l’Associazione dei senegalesi Garab nella sede Avis all’interno della Casa del Dono di via Clementi.
Il progetto, chiamato “La Reunions des Sensibilités – La Riunione delle Sensibilità”, si propone quale atto prospettico e propedeutico: le due associazioni si impegnano a promuovere la cultura della donazione con l’obiettivo di incrementarne il numero di donatori di sangue e volontari attivi tra i cittadini del Senegal residenti nel nostro territorio.
Il progetto, si fonda su un approccio sistemico realizzandosi in percorsi interscambiabili che verranno man a mano arricchiti di tutti i contenuti e delle azioni necessarie a seconda dello stato delle cose. In particolare, vengono delineate tre tracce di lavoro.
Quali? «Per coloro che già posseggono i requisiti per donare e divengono aspiranti donatori, si avvieranno percorsi per semplificarne l’accesso – spiegano da Avis e Garab – Per i lavoratori, saranno da considerarsi azioni di sostegno ed indirizzo nell’attivazione delle procedure necessarie per l’utilizzo degli istituti contrattuali di settore previsti per la donazione di sangue (ad esempio permessi retribuiti, giustificativi di assenza). In concerto con la Medicina Trasfusionale, saranno oggetto di valutazione anche eventuali ulteriori possibili forme di facilitazione per la donazione».
Inoltre, con il supporto di madre lingua senegalesi, verranno organizzati incontri periodici informativi di gruppo. «In questi momenti si ragionerà sulle eventuali difficoltà formali e sulle soluzioni con cui poter superare gli ostacoli e completare i passaggi necessari per poter donare il sangue o il plasma o altri emocomponenti. In contemporanea, si lavorerà sulle questioni linguistiche, a partire dalla piena comprensione del questionario da compilare prima della donazione. Ulteriori approfondimenti riguarderanno i regimi alimentari richiesti prima delle donazioni, e indicazioni sugli eventuali problemi di salute e le circostanze che vietano di effettuare donazioni, in maniera temporanea o permanente», spiegano i promotori.
Infine, si pensa a costruire l’avviamento «di percorsi propedeutici al volontariato attivo, con l’obiettivo di inserire nei nuclei di volontari Avis comunale di Reggio Emilia tutte le persone che volessero impegnarsi in queste attività. Il servizio volontario, presuppone una formazione specifica e verrebbe certificato affinché possa essere rappresentato nei propri curriculum vitae o nelle sedi opportune».
Il progetto, concludono da Avis e Garab, «si rappresenta dinamico ed “in progress” i cui risultati saranno contestualmente analizzati e misurati in termini di efficacia ed efficienza nel corso del tempo. Gli esiti verranno pubblicati ad un anno dalla data di sottoscrizione del protocollo».