Gazzetta di Reggio

Reggio

L’omicidio

Il delitto di Viadana, il 17enne arrestato aveva cercato on line: «Come uccidere a mani nude»

Silvia Egiziano
Il delitto di Viadana, il 17enne arrestato aveva cercato on line: «Come uccidere a mani nude»

Il corpo di Maria Campai gettato in un giardino: l’hanno cercata per sette giorni

28 settembre 2024
4 MINUTI DI LETTURA





Viadana (Mantova) Un incontro organizzato online, rivelatosi poi fatale per la 42enne Maria Campai. La donna è stata ritrovata morta nel giardino di una villetta disabitata in centro a Viadana, nel Mantovano, dopo una settimana di ricerche. Fermato, con l’accusa di omicidio premeditato e occultamento di cadavere, un 17enne del paese, che ora si trova nel carcere Beccaria di Milano. L’ipotesi degli investigatori è che la vittima sia stata colpita alla testa e poi strangolata, per motivi ancora da accertare, durante un incontro intimo nel garage di una villetta abbandonata nei pressi della casa del ragazzo.

Il minore l’avrebbe poi trascinata nel terreno dell’abitazione limitrofa, nascondendola in un vialetto sotto del fogliame. Il delitto si sarebbe consumato la sera stessa dell’incontro, avvenuto giovedì 19 settembre. La donna, di origine romena, era arrivata a Viadana in auto da Parma, accompagnata dalla sorella. Un colloquio di lavoro con un uomo, era stata la spiegazione iniziale, ma poi Maria non aveva dato più notizie di sé. Allarmata, l’indomani, la sorella Roxana ne aveva denunciato la scomparsa, rivolgendosi poi anche al programma “Chi l’ha visto?”. Tappezzate di volantini con il volto di Maria le strade del paese, mentre la Prefettura avviava il piano di ricerche a tappetto, anche con l’ausilio dei cani molecolari della protezione civile.

Giovedì mattina la tragica svolta, con il ritrovamento del corpo e, poche ore dopo, il fermo del 17enne. Al presunto assassino i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Mantova sono arrivati grazie all’analisi dei filmati delle videocamere di sorveglianza cittadine. L’identificazione è stata confermata anche dalla sorella: «L’ho riconosciuto, era quel ragazzo con cui Maria è andata via quella sera, quando l’ho accompagnata a Viadana». Maria «era a casa nostra da qualche giorno. Andava e veniva spesso dalla Toscana dove abitano l’ex marito e i due figli. Mi aveva detto di aver conosciuto un ragazzo su internet e che si erano dati appuntamento a Viadana perché lui abitava lì», la ricostruzione data da Roxana.

Sempre alla sorella Maria aveva confessato di voler troncare con il passato e di cercare una nuova occupazione. Lasciata a Viadana, la sorella ha fatto ritorno a Parma. Poi di Maria non si è più saputo nulla.

Nato in Italia da una famiglia di origini albanesi il presunto assassino frequentava regolarmente la scuola superiore e, a detta della famiglia, non aveva mai dato problemi. Dopo il primo interrogatorio, avrebbe collaborato con gli inquirenti. Una famiglia normale: così i viadanesi descrivono i genitori e le sorelle del ragazzo fermato per l’uccisione della 42enne romena. Mamma e papà, due sorelle e il marito di una delle due: tutti a Viadana da un paio d’anni, in un appartamento preso in affitto. E il padre del 17enne è stato avvicinato dai giornalisti, ai quali ha detto di non credere alla colpevolezza del figlio: «Mio figlio è un pezzo di pane, non è possibile che un ragazzo di 17 anni faccia tutto questo da solo».

Le accuse nei confronti del ragazzo però sono durissime: omicidio volontario e premeditato e occultamento di cadavere. Il ragazzo avrebbe cercato su internet “come uccidere una persona a mani nude”. Increduli i residenti e quanti vivono a ridosso di quella villetta abbandonata da qualche anno. Nessuno ha detto di ricordare strani movimenti la notte del 20 settembre scorso, solamente negli ultimi giorni, precedenti al ritrovamento c’è chi sostiene di aver avvertito uno strano odore provenire dal giardino, nelle ore più calde. Nessuno avrebbe mai ipotizzato che si trattasse della decomposizione di un cadavere, in mezzo all’erba alta.

La notizia della 42enne trovata morta in paese «è stato uno shock per la comunità. Nessuno avrebbe pensato a questo epilogo negativo», ha spiegato il sindaco di Viadana, Nicola Cavatorta. Ora sarà effettuata l’autopsia per stabilire le esatte cause della morte. Del caso si occupa la Procura dei Minori di Brescia, mentre proseguono le indagini dei carabinieri per stabilire il movente e l’eventuale coinvolgimento di altre persone nel delitto, anche se al momento sembra che il giovane abbia fatto tutto da solo.