Smantellata rete dello spaccio a Guastalla, quattro arresti all’alba
Carabinieri e polizia locale al lavoro con le unità cinofile: in cella un 35enne e un 27enne, ai domiciliari una 34enne, obbligo di dimora per un 38enne. Documentate centinaia di cessioni per migliaia di euro di introiti
Guastalla Quattro persone sono state arrestate all’alba di oggi, mercoledì 2 ottobre, nell’ambito di un’operazione antidroga congiunta di carabinieri e polizia locale, che, secondo gli inquirenti, ha smantellato una fiorente rete di spaccio. Centinaia le cessioni di cocaina documentate, a favore di decine di clienti, con introiti stimati nell’ordine di varie decine di migliaia di euro.
Al lavoro una quarantina tra carabinieri della Compagnia di Guastalla e agenti della polizia locale dell’Unione Bassa Reggiana, sotto il coordinamento della Procura reggiana diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci. Con loro le unità cinofile K9 Argo dell’Unione Bassa Reggiana e K9 Victor dell’Unione Appennino reggiano.
La fiorente rete di spaccio di cocaina, presuntivamente posta in piedi dal quartetto finito nei guai, aveva la base operativa nell’omonima frazione San Rocco del comune di Guastalla, da cui il nome dato all’operazione antidroga.
In manette sono finiti 4 cittadini nordafricani accusati a vario titolo del reato di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Tre persone sono state arrestate (un 35enne e un 27enne finiti in carcere e una 34enne ai domiciliari) e un 38enne, è stato sottoposto alla misura cautelare non custodiale dell’obbligo di dimora nel comune di Guastalla e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
L’indagine ha permesso di fare luce su centinaia di cessioni che avvenivano da almeno due anni non solo a Guastalla, ma anche nei comuni di Novellara, Gualtieri e Bagnolo.
I destinatari dei provvedimenti dell’ordinanza di custodia cautelare sono tutti domiciliati a Guastalla. Per la loro attività illecita erano solito muoversi a piedi o in bicicletta e anche per mezzo di alcune auto.
L’indagine ha preso spunto dalle segnalazioni di diversi cittadini. I riscontri ottenuti attraverso le indagini “tradizionali” sono stati rafforzati attraverso attività tecniche di intercettazione.
Ne è emerso un fittissimo flusso telefonico con linguaggio criptico (“una/o grande – una/o piccola/o” o “una birra piccola – una birra grande”, dove la birra stando alle risultanze investigative era la cocaina).
In posizione apicale era il 35enne che manteneva i contatti con i clienti, fissava gli appuntamenti e la quantità e il prezzo dello stupefacente. Nel corso delle indagini sono stati anche identificati decine di clienti: le loro testimonianze hanno confermato il quadro investigativo emerso nei confronti dei 4 indagati.
Durante l’attività di esecuzione occultati all’interno dell’auto intestata alla donna sono stati rinvenuti e sequestrati 75 grammi di hascisc. Nel corso delle indagini numerosi clienti del quartetto sono stati segnalati in via amministrativa alla Prefettura di Reggio Emilia quali assuntori di sostanze stupefacenti.