Scandiano piange Giulia Zanardi, la 33enne lascia un figlio di 7 anni
La giovane donna è la seconda vittima dello schianto in moto costato la vita ad Alessandro Bortoletti
Scandiano Anche Giulia non ce l’ha fatta. Nella serata di martedì è morta all’ospedale Maggiore di Parma. La 33enne scandianese Giulia Zanardi è la seconda vittima dell’incidente stradale avvenuto sabato 28 settembre, verso le 22, all’ingresso di Scandiano. La donna si trovava in sella alla moto condotta dal 49enne reggiano Alessandro Bortoletti, deceduto nemmeno un’ora dopo lo schianto.
L’incidente
Le condizioni della giovane donna erano apparse da subito gravissime. Nel giro di pochi minuti era stata soccorsa e poi portata in elicottero all’ospedale di Parma, dov’è rimasta ricoverata in condizioni gravissime per tre giorni, quando un ulteriore peggioramento causato dai tanti traumi subiti ha portato purtroppo alla sua morte. Si aggrava così tragicamente il bilancio dell’incidente avvenuto a poche centinaia di metri dal centro di Scandiano, la cittadina in cui Giulia Zanardi era nata e cresciuta. Poco prima delle 22 la moto Yamaha guidata da Bortoletti, con dietro Giulia, stava arrivando da Reggio Emilia percorrendo il tracciato della vecchia Statale. Al momento di affrontare la rotonda che collega a viale Mazzini e alla parte più antica dell’abitato, il mezzo non ha praticamente preso la semicurva, ma ha tirato dritto, colpendo prima le strutture della rotatorie e, poi, un palo della luce.
I soccorsi
Bortoletti e Zanardi sono stati sbalzati nel parcheggio del piccolo centro commerciale di fianco alla strada, atterrando duramente sull’asfalto. Le condizioni dell’uomo erano apparse da subito disperate e i tentativi di rianimarlo sul posto non hanno potuto cambiare l’esito fatale dell’incidente. Non meno gravi le condizioni di Giulia. Il rapido intervento del personale sanitario aveva permesso di stabilizzare le sue condizioni per trasferirla in ospedale a Parma, ma anche qui le sue condizioni sono sempre rimaste gravissime.
La vittima
Giulia era una ragazza nota a Scandiano, il luogo in cui ha trascorso tutta la sua vita. Papà italiano, scomparso da tempo, e mamma di origine thailandese anch’ella residente a Scandiano, la 33enne era cresciuta nella cittadina, dove ha studiato e dove ha lavorato a lungo in un conosciuto studio di parrucchieri, professione poi abbandonata nell’ultimo periodo. Lascia un bimbo di sette anni, che oggi vive a Viano con il padre. La notizia della sua morte è stata accolta con dolore nella comunità scandianese, già in allerta da domenica, quando si era saputo che era lei la donna coinvolta nello schianto. «È davvero un grande dolore per tutta la nostra città, già la notizia dell’incidente era stata una ferita, ora arriva questa perdita che ci colpisce tutti. Non possiamo fare altro che stringerci alla famiglia e agli amici di Giulia, il loro dolore è quello di tutti noi», commenta il sindaco Matteo Nasciuti. La salma è ancora a disposizione delle autorità e non sono esclusi eventuali esami autoptici. Le cause dell’incidente sono ancora al vaglio della polizia locale Tresinaro Secchia, intervenuta sabato e ora impegnata nella ricostruzione dell’accaduto. Nemmeno per Bortoletti la procura ha dato ancora il nullaosta e i funerali non sono ancora stati fissati. l © RIPRODUZIONE RISERVATA