Gazzetta di Reggio

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La storica ricorrenza

Le “Cucine del popolo” compiono vent’anni

Adriano Arati
Le “Cucine del popolo” compiono vent’anni

Due giorni di eventi a Massenzatico per celebrare la storica ricorrenza

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Reggio Emilia Vent’anni di sapori e cultura controcorrente, orgogliosamente libertarie. Domani e domenica a Massenzatico va in scena l’edizione 2024 delle Cucine del Popolo, il convegno di cultura e gastronomia organizzato dall’omonimo circolo Arci. Il valore simbolico è alto, si tratta del ventennale dalla prima manifestazione e il lungo cammino compiuto, con ricerche, pubblicazioni, ospiti e riconoscimenti, verrà celebrato con due giorni di iniziative durante i quali si ragionerà sul futuro e si ricorderanno amici e momenti del passato. E, ovviamente, si mangerà e berrà in compagnia.

“2004 Cucine Del Popolo 2024 In direzione ostinata e contraria” già dal titolo chiariscono molti aspetti, in particolare sull’approccio e sull’omaggio a uno dei grandi ispiratori del percorso, Fabrizio De André, a cui verrà dedicata un’esposizione. La casa delle Cucine del Popolo sarà come sempre il centro sociale Circolo Capannina La Paradisa in via Beethoven 78 a Massenzatico, a poche decine di metri dal teatro Artigiano e dalla prima casa del popolo italiana, voluta da Camillo Prampolini, uno degli altri lumi delle Cucine del Popolo. Si parte domani alle 12 con i saluti di Valentina Dalmonte, alle 12.30 verrà presentata la mostra discografica su André e alle 13 si va a tavola per il pranzo del cuoco di Spartaco. Dalle 14.30 verrà reso un giusto omaggio a una grande figura reggiana, Ariello Bertozzi, storico volontario di Massenzatico scomparso pochi mesi fa; da sempre amico delle Cucine del Popolo, militante comunista, in piazza il 7 Luglio 1960, nel giorno dei cinque morti. Alle 15 si parla di “Cibo e lavoro” con Guido Farinelli e da lì si proseguirà con vari approfondimenti: “Le mosche nel vino” con Carlo Ottone, “Viaggio enogastronomico verso Saint – Imier (1872)” con Franco Schirone, “Immagine e comunicazione delle Cucine del Popolo” con Cristina Francese, “Brindisi, merende e cappelletti nel 1° maggio reggiano” con Marco Fincardi. Dopo l’aperitivo delle 17.30 alle 18 si torna al lavoro con “Antonio Piccinini: politico coerente fino alla fine” con Antonella Grimaldi, “Il “Cantastorie” di Giorgio Vezzani” con Tiziana Oppizzi e Claudio Piccoli e “Ethos minerario, "mangiari" contadini” con Giorgio Sacchetti. Alle 20, sarà la volta della cena con la cuoca di Durruti, prima di chiudere in musica con il duo formato da Carlo Ghirardato e Domenico Ingenito e le loro versioni dei brani di De André, accompagnati alle 24 dai classici fumi popolari con i guseder e liquori prolet del passato.

Domenica si comincia alle 10. Il programma vedrà “Le patate in amore” con Ivanna Rossi, “Fabrizio De André: mille papaveri rossi” con Marco Pandin, “Gino Veronelli in presa diretta” con Alberto Capatti e Leonardo Scaglioni, “Giacomo Matteotti e gli anarchici” con Massimo Ortalli, “Cucine solidali, uno spazio di convergenza sociale a Porto Alegre/Brasile” con Daniele Caron de la Universidade Federal do Rio Grande do Sul, tradotto sul momento, e “Trattoria Popolare di Milano” con Dino Taddei. Alle 13 il pranzo resistente, prima di rimettersi all’opera con “Il cibo e le feste di Umanità Nova a Gragnana” con Michela Orsi e lo spettacolo “Storie di antifascismo senza retorica” con Arturo Bertoldi e Max Collini, impegnati nella versione live del volume pubblicato a inizio anno con grande successo.

Nel pomeriggio spazio per i giochi per i più piccoli, con la caccia al tesoro, truccabimbi, maghi e le asinelle di Massimo Montanari. A chiudere, la gnoccata sociale con ospiti a sorpresa, il concerto “Le canzoni di Giacomo Matteotti: musica e memoria” con Riccardo Dodi ed Enrico Volt e l’ultimo immancabile atto: alle 23 il congedo sarà affidato al canto de L’Internazionale contro tutte le guerre. Per pranzi e cene è necessario prenotare (Gianandrea al 347 3729676 o cuocarossonera@gmail.com).