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Il Comune di Reggio Emilia coinvolto in 26 cause: chiesti 20 milioni

Il Comune di Reggio Emilia coinvolto in 26 cause: chiesti 20 milioni

Il consigliere di Coalizione civica Aguzzoli: «La situazione non è drammatica ma deve farci riflettere»

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Reggio Emilia Al 31 dicembre 2023 sono 26 i contenziosi legali in cui è coinvolto il Comune di Reggio Emilia. Per 12 di questi, le controparti chiedono a titolo di risarcimento la somma di 20 milioni. Il rischio di soccombenza ritenuto “possibile” riguarda cause per 4 milioni mentre il rischio di dover versare anche gli altri 16 milioni è considerato “remoto”. Per quanto riguarda gli altri 14 procedimenti giudiziari, il rischio di soccombenza “possibile” riguarda solo uno di questi, mentre non sono ancora state ufficializzate le richieste di danno.

A fornire i dati è Fabrizio Aguzzoli, capogruppo di Coalizione civica in Consiglio comunale, che li ha ottenuti tramite un accesso agli atti dagli uffici di piazza Prampolini. «La situazione non è drammatica ma deve farci riflettere», dice Aguzzoli, ricordando che «già nel 2020 uno dei revisori dei conti aveva posto un accento critico sul fatto che il fondo rischi per contenzioso non garantisse sufficiente copertura e allora il fondo fu portato a 5,5 milioni, che corrisponde più o meno alla cifra attuale». Rincara la dose il collega di Coalizione civica Dario De Lucia, che individua un nodo politico nel fatto che «il Comune di Reggio Emilia fa un ricorso molto alto degli affidamenti diretti negli appalti, per quasi l’82% dei casi». «Nel prossimo regolamento sugli appalti penso che vadano limitati», commenta. Nella sua replica il sindaco Marco Massari ha ricordato che nel 2022 le cause legali in corso erano 34 (di cui 12 si ritenevano soccombenti) «ma che in realtà, alla fine, non è arrivata alcuna sentenza sfavorevole». Il Consiglio comunale ha poi approvato un debito fuori bilancio di 13mila euro da versare, in esecuzione di una sentenza di primo grado del Tar di Parma, all’Autofficina Corradini.

All’amministrazione comunale i giudici contestano l’affidamento diretto dell’incarico di rimozione dalla strada dei veicoli incidentati. Su quest’ultima versione sono intervenuti i due consiglieri di opposizione a Reggio Emilia Giovanni Tarquini e Carmine Migale, che intendono fugare ogni ombra sulla vicenda del debito fuori bilancio approvato oggi Consiglio comunale. Per i due avvocati, rappresentanti della lista civica dell’ex candidato a sindaco Tarquini, «si è di fronte alla necessità di capire come e perché quel servizio è stato affidato all’Autofficina Corradini con queste modalità, come è stato scelto l’affidatario e quali sono i motivi che inducono a non presentare appello, come oggi ha reso noto il sindaco Massari nel corso della discussione». Domande, come viene precisato dai consiglieri, «alle quali al momento non sono state date risposte precise». «Il rischio poi – evidenziano Tarquini e Migale – è quello che ci possano essere altre situazioni analoghe che potrebbero arrecare ulteriore danno alle casse del Comune di Reggio Emilia ove dovessero dare luogo ad altri analoghi contenziosi». Secondo i due consiglieri d’opposizione, insomma, «ci vuole maggiore chiarezza, nell’interesse del bene che tutti noi rappresentanti dei cittadini abbiamo il compito di tutelare, che è quello del corretto funzionamento della macchina amministrativa della nostra città». l © RIPRODUZIONE RISERVATA