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Nicolò Melli autore di un libro per ragazzi

Nicolò Melli autore di un libro per ragazzi

Si chiama “La partita decisiva” e il capitano della nazionale di basket nato a Reggio Emilia è autore e protagonista

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Reggio Emilia È autore di un libro per bambini, il capitano azzurro e reggiano purosangue Nicolò Melli. De Agostini ha pubblicato “La partita decisiva. A canestro con Nik”, nuova proposta del catalogo per ragazzi della casa editrice firmata da Melli. Il giocatore oggi alla caccia dell’Eurolega con la corazzata Fenerbahce ha contribuito alla realizzazione del testo e ne è pure protagonista, come grande ispirazione del bimbo al centro della narrazione, di una storia di sport e valori. Di cosa si parla? «Antonio ha nove anni, è un super appassionato di basket e sogna di diventare un grande giocatore come Nicolò Melli.

Quando la sua famiglia lascia il centro della città per trasferirsi in periferia, però, si ritrova di colpo senza nemmeno una palestra in cui allenarsi», si spiega nell’introduzione. «In quel posto dove nessun ragazzino ha mai visto una palla a spicchi, Antonio vuole convincere i suoi due nuovi amici, Karim e Francesca, a provare il suo sport preferito. Decide allora di allestire un intero campetto da basket riciclando i rifiuti di un’area abbandonata, rimasta sino a quel momento nascosta dietro agli alberi del parco. Peccato che quella sia proprio la “base operativa” dei bulli del quartiere, per nulla intenzionati a condividere il loro territorio. Ma Antonio non è tipo da arrendersi e così, per conquistare il diritto a usare il campetto costruito con tanto impegno, sfida il capo della banda a… una partita di basket!». E come in ogni buona storia simile, non poteva mancare la sorpresa sotto forma dell’idolo di Antonio: «Mentre il gran giorno si avvicina, e tutto il quartiere si prepara ad assistere all’attesissimo match, un nuovo, imprevedibile ostacolo si para davanti al trio di amici, ma anche ai loro avversari. Per superarlo ci sarà bisogno di unire le forze e, magari, chiedere un aiuto speciale proprio a Nik!». A.A. © RIPRODUZIONE RISERVATA