«È zona nostra, non passerete». A 15 anni pestato dal branco nel parco
L’aggressione da parte di un gruppo di minorenni. Il racconto di una madre: «A terra, loro continuavano a picchiarlo»
Correggio «Il parco è zona nostra: non potete passare». Questa la frase pronunciata da un gruppo di sedicenni, che sabato sera hanno preso a cinghiate un 15enne e i suoi amici colpevoli soltanto di aver invaso il loro territorio. Con tutta probabilità sono gli stessi autori, un’ora prima nello stesso parco, di una rapina ai danni di un altro minorenne. È accaduto sabato sera a Correggio, nel parchetto intitolato – in questo caso ironicamente – “Diritto alla pace”: una piccola area verde, passaggio obbligato per andare al McDonald’s aggirando la tangenziale.
A raccontare l’aggressione la mamma di uno dei 15enni che se la sono vista brutta. «Sabato alle 21.15 cinque 15enni, usciti dal McDonald’s per tornare a casa, hanno attraversato le strisce pedonali e sono entrati nel parchetto di fronte per rincasare. Cinque ragazzi si sono staccati da un gruppo più numeroso (una decina, tra femmine e maschi) e hanno fermato gli amici, dicendo che quel parco era “zona loro” e che non potevano attraversarlo». I 15enni camminavano in fila indiana nello stretto sentiero e ad avere la peggio, per una pura casualità, sono stati i primi due. «Gli aggressori hanno scaraventato a terra il primo prendendolo a calci e pugni, poi anche a cinghiate. Hanno bloccato il secondo 15enne e gli hanno tirato un pugno sul naso, scheggiandogli un dente».
Mentre l’ultimo della fila, spaventato, si è allontanato, «mio figlio è riuscito a chiamare i carabinieri. Intanto il ragazzino a terra gridava “basta, basta”, ma gli aggressori continuavano a picchiarlo – prosegue la mamma – Solo in un momento di distrazione il malcapitato è riuscito a scappare e a venire a casa mia, con una ferita alla testa, cinghiate in faccia e dietro alla schiena. Lo abbiamo portato in ospedale».
Il giorno seguente, quando quattro genitori (il quinto, essendosi allontanato, non ha assistito al pestaggio) si sono recati in caserma per sporgere denuncia, «i carabinieri ci hanno detto di essere andati nel parco, ma non c’era più nessuno. I militari, sconfortati, hanno raccomandato ai nostri figli di evitare quel parco e di andare all’Espansione Sud». La mamma ha poi appreso che poco prima, verso le 20, un altro quindicenne che stava raggiungendo gli amici al Mac è stato fermato in quel parco da due ragazzi. «Gli hanno chiesto se avesse dei soldi, lui ha risposto di no. Allora uno gli ha bloccato le braccia e l’altro ha infilato la mano in tasca, prelevando 20 euro». Oggi i genitori faranno un supplemento di denuncia poiché sono emersi alcuni nomi dei presenti del 2008 che erano in compagnia degli aggressori, pur non avendo partecipato al pestaggio. «Inutile dire che i nostri figli sono rimasti traumatizzati da tanta violenza gratuita. Noi adulti siamo arrabbiati e come cittadini non riusciamo ad accettare che un paese come Correggio sia ostaggio di una baby gang». l © RIPRODUZIONE RISERVATA