Il record di Rossano: nove volte in cammino fino a Santiago. «Quando si torna l’unico pensiero è ripartire»
L’ultima volta ha percorso 942 chilometri in 37 giorni. Il 61enne di Castellarano racconta le sue imprese
Castellarano Rossano Rognoni, 61 anni, residente a Castellarano e originario di Fiorano (Modena), può essere considerato uno dei primatisti che si sono cimentati nel Cammino di Santiago. Rognoni, infatti, è appena tornato da suo nono cammino, nel quale ha voluto esagerare: 942 chilometri in 37 giorni. «La prima volta che mi venne in mente di cimentarmi in questo progetto – racconta Rognoni, ex operaio metalmeccanico alla Tecnopress – era il 2000, ma rimase un sogno perché mia moglie era contraria a sapermi lontano per così tanto tempo. Rimase un sogno fino a quando, purtroppo, mia moglie venne a mancare nel 2014 e mi misi a preparare la prima sfida». «Nel 2016 – prosegue Rognoni – la partenza per il “Cammino francese”, quello più semplice, più conosciuto e più frequentato. Chiesi un mese di aspettativa all’azienda, mi venne concesso e, come detto, partii, unendo le tappe da Siane Diport fino a Santiago, proseguendo poi per raggiungere l’oceano, a Finisterre». «In quella occasione incontrai per caso una signora di Castellarano, Anna Rosa, anche lei “in cammino” con la quale ho stretto amicizia. Quella volta percorsi 873 chilometri divisi in trenta tappe».
Quando si rientra da una avventura simile, come hanno detto anche altri, si è certi di una cosa: adattarsi ai giorni di fatica e cammino è semplice, anche in mezzo alle difficoltà; quando si torna a casa l’unico pensiero è quello di tornare a partire. Nel cammino non esistono uomini, donne, vecchi o ragazzi: esistono persone, tutte uguali. L’anno successivo per Rognoni altra partenza. «Decisi di partire, stavolta da Somport, percorrere tutta l’Aragona, aggiungendo alla parte francese anche il resto di quella precedente fino a percorrere 990 chilometri in 34 giorni. Anche nel 2018 sono tornato su quelle strade, per fare tre cammini completi, trovando tanti italiani ed in 23 giorni percorrere 618 chilometri». «Anche nel 2019 sono tornato da quelle parti, facendo il “cammino portoghese/sanabrese che alla fine mi ha portato ad un totale di 616 chilometri in diciotto giorni».
Sosta forzata, a causa della pandemia di Covid, nel 2020 e 2021, ma due anni fa nuova avventura. «Mi sono informato sul “cammino d’inverno” che ci ha fatto transitare anche dalle parti dove i romani, come scrisse Plinio il Vecchio, avevano estratto ben 800 tonnellate di oro. Partenza da Roncisvalle, deviazione per Santiago (sempre obbligatoria) e conclusione a Finistrerre, con 781 chilometri percorsi in ventisette giorni». Lo scorso anno pausa per lavoro, ma in primavera è arrivata la pensione e per Rognoni si è trattato solo di riallacciare i rapporti, ristudiare le mappe e ripartire. «Sono partito il 28 agosto scorso – conclude il suo racconto (documentato dalle “compostele”) – per fare il “cammino del nord”, il più duro, e alla fine, come il prolungamento fino a Finistrerre, complice la mia passione per l’oceano, i chilometri sono stati 942 in trentasette giorni, passando da Paesi Baschi, Cantabria, Asturia e Galizia». Aneddoti? Tantissimi. «Ne cito uno per tutti – conclude – Quella volta che mi rubarono le scarpe e rimasi con solo un paio di sandali. Quando si venne a sapere vi fu una gara per aiutarmi e una persona mi fece arrivare quattro paia di scarpe. In mezzo a tanti disagi, come la tanta acqua che abbiamo preso nell’ultimo cammino, si incontrano persone meravigliose, che arrivano da tutto il mondo». Rientro definitivo? «A fine anno divento nonno, per cui forse avrò meno tempo ma, visto che il “cammino chiama”, se ritaglio 10/15 giorni, nel 2025 ripartirò».l © RIPRODUZIONE RISERVATA