Osterie d’Italia 2025, Slow Food ne premia 21 in Emilia-Romagna: due sono reggiane
Sono la Badessa di Casalgrande e l’Arrogant Pub di Reggio Emilia che hanno ottenuto la “chiocciola”
Reggio Emilia A Milano, lunedì 14 ottobre al Piccolo Teatro, è stata presentata la 35esima edizione della Guida alle Osterie d’Italia 2025 di Slow Food, che celebra l’autenticità e la qualità della ristorazione italiana. La guida, che sarà in vendita dal 16 ottobre, segna un traguardo importante con 1.917 locali recensiti, e premia con la Chiocciola Slow Food i ristoranti, osterie, agriturismi e enoteche che si distinguono per la loro proposta gastronomica, l’accoglienza e l’aderenza ai valori del cibo buono, pulito e giusto. Tra i 324 locali insigniti della Chiocciola, ben 21 si trovano in Emilia-Romagna, una delle regioni con il maggior numero di premiati. Per quanto riguarda la provincia di Reggio Emilia, due locali hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento: la Badessa di Casalgrande, rinomata per la sua cucina che valorizza i sapori del territorio con grande attenzione alla qualità delle materie prime, e l’Arrogant Pub di via Luca della Robbia 1 a Reggio Emilia, che unisce tradizione e innovazione nella sua proposta di cibo e birra artigianale, in un ambiente accogliente e conviviale. Entrambi i locali dalle loro pagine Facebook, celebrano l’importante riconoscimento.
Le altre in Emilia
La provincia di Parma si è distinta con due eccellenze: Campanini di Busseto, una storica trattoria che fa dell’autenticità e della qualità dei piatti il suo punto di forza, e la Locanda Mariella di Calestano, un locale immerso nella tranquillità delle colline parmensi, che propone una cucina legata al territorio e al rispetto della tradizione. Modena, un’altra provincia di spicco, ha visto premiati ben quattro locali: la Lanterna di Diogene di Bomporto, un esempio di sostenibilità e integrazione che offre piatti genuini con prodotti locali; Entrà di Finale Emilia, che propone una cucina di grande qualità in un ambiente semplice e accogliente; l’Osteria di Rubbiara di Nonantola, dove la cucina modenese incontra la tradizione dell’aceto balsamico; e infine Il Cantacucco di Zocca, che incarna perfettamente l’anima della montagna modenese.
Anche Bologna è protagonista nella guida, con locali premiati come la Trattoria di Via Serra, famosa per la sua cucina bolognese di qualità, e Amerigo dal 1934 a Valsamoggia, simbolo della cucina tradizionale emiliana. Da segnalare anche la Trattoria del Borgo di Valsamoggia e La Roverella di Zola Predosa, entrambe premiate per il loro forte legame con il territorio. Nella provincia di Piacenza, spiccano cinque locali premiati con la Chiocciola: Da Faccini di Castell’Arquato, l’Antica Locanda del Falco di Gazzola, l’Antica Trattoria Cattivelli di Monticelli d’Ongina, l’Ostreria Pavesi di Podenzano e il Caffè Grande di Rivergaro, tutti noti per la loro attenzione alla tradizione e alla qualità delle materie prime, elementi fondamentali per Slow Food. Per quanto riguarda la provincia di Ferrara, il riconoscimento va a “Da Noemi” mentre per la provincia di Ravenna premiata “La Baita” di Faenza. Per la provincia di Forlì-Cesena premiate “La Campanara” di Galeata e l’Osteria dei Frati di Roncofreddo.