Correggio si blinda: più controlli nel parco dopo le aggressioni
Si stringe il cerchio intorno alla baby gang
Correggio Più controlli nel parco nelle ore pomeridiane e serali e famiglie dei bulli presto convocate in caserma. Sono le prime conseguenze degli episodi di aggressione avvenuti sabato sera al parco “Diritto alla Pace”, dove una banda di bulli ha preso a calci e pugni un coetaneo, oltre a rapinare un altro minore di 20 euro. Da quanto emerso ieri, si tratta di ragazzi tra i 14 e i 17 anni.
Trattandosi di minori, le indagini per ora sono coperte dal riserbo. Tuttavia, esistono già elementi per arrivare all’identificazione di almeno alcuni dei responsabili, mentre sugli altri si conta di stringere il cerchio presto.
Già nelle prossime ore, i genitori di alcuni dei ragazzi coinvolti o presenti al momento dell’aggressione potrebbero essere convocati in caserma. Alcuni dei genitori dei quattro ragazzi aggrediti, che hanno già tutti sporto denuncia ai carabinieri, sono stati nuovamente ascoltati a lungo dai militari di Correggio.
Mentre le indagini proseguono, anche gli agenti della polizia locale della Pianura Reggiana sono stati incaricati di intensificare i controlli nel parco nelle ore "a rischio". Questi fenomeni, in genere, nascondono profondi disagi, situazioni che devono essere affrontate con molta delicatezza.
«Il parco è zona nostra: non potete passare». Questa è la frase pronunciata dal gruppo di minorenni che sabato sera ha preso a cinghiate un 15enne e i suoi amici. Con tutta probabilità, sono gli stessi autori di una rapina avvenuta un'ora prima nello stesso parco ai danni di un altro minorenne. A raccontare l’aggressione è stata la madre di uno dei 15enni aggrediti.