A Reggio Emilia il Meeting delle Riserve della Biosfera
Quattro le giornate di incontri promossi dall’Unesco e dal Ministero dell’Ambiente: stasera alle 21 riunione “aperta” del Comitato Tecnico Nazionale “Uomo e Biosfera”
Reggio Emilia Se l’espressione “patrimonio mondiale dell’Unesco” è ormai entrato nel nostro vocabolario, quella di “riserva Mab Unesco” (dove Mab sta per “Man And the Biosphere”, in italiano “L’uomo e la biosfera”) fatica ad entrarci. Eppure ha più di quarant’anni di vita: nasce negli anni Settanta, quando il concetto di sviluppo sostenibile – che nel 2015 ha orientato l’Agenda 2030 dell’Onu – non era ancora in uso.
Oggi in italia le riserve Mab Unesco sono 21 e una di queste, quella dell’Appennino tosco-emiliano, tocca 80 Comuni tra Emilia, Toscana e Liguria. Proprio dalla necessità di raccontarle ancora e meglio, nella convinzione che solo insieme si possa raggiungere l’obiettivo fondamentale per cui sono nate – quello di promuovere su base scientifica un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello sviluppo sostenibile –, domani prenderà il via il 5° Meeting delle Riserve della Biosfera italiane organizzato proprio tra Reggio e Parma dal 16 al 19 ottobre alla presenza delle rappresentanze delle diverse Mab italiane, i cittadini e gli amministratori degli 80 comuni della riserva Mab dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Protagonista della prima giornata, ospitata nell’auditorium del Centro Internazionale Loris Malaguzzi, sarà il climatologo Luca Mercalli, che alle 20.30 terrà una conferenza gratuita dal titolo “Antropocene: nuovi equilibri tra umanità e biosfera” introdotta dall’assessora alle Politiche per il Clima Carlotta Bonvicini e dal coordinatore della Riserva della Biosfera dell’Appennino tosco emiliano Fausto Giovanelli. Dopo il sold out al teatro dei Mantellini di Villa Minozzo, dove lo scorso 24 agosto il climatologo aveva presentato il suo libro “Salire in montagna” invitato dal nostro giornale e dal Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, questa volta sarà a Reggio Emilia per tratteggiare un futuro possibile per la Pianura Padana, gli Appennini e le Alpi alla luce del cambiamento climatico dettato dalla nuova era dell’Antropocene.
Giovedì 17 ottobre ci si sposterà al Tecnopolo di Reggio dove, a partire dalle 9, il direttore della Gazzetta di Reggio e di Modena Cristiano Meoni modererà gli interventi in programma prima dell’apertura dei tre tavoli di lavoro che vedranno i partecipanti confrontarsi sulle opportunità che le riserve stanno cogliendo e le criticità che stanno affrontando, stimolando sinergie e partnership.
Ospiti della prima parte della mattinata, che si concluderà alle 11, il sindaco di Reggio Marco Massari, il presidente del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano Fausto Giovanelli, l’assessora regionale alla programmazione territoriale Barbara Lori, la presidente della Fondazione Reggio Children Carla Rinaldi, il Primo Segretario Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unesco Giulio del Federico, la responsabile dell’Ufficio Regionale Unesco per la Scienza e la Cultura in Europa Francesca Bampa, il presidente del Comitato Mab nazionale Pierluigi Petrillo e il direttore generale Tbm del Mase Francesco Tomas.
Dopo una visita guidata del centro internazionale Loris Malaguzzi prevista alle 13.30 e il pranzo, al pomeriggio riprenderà il lavoro dei tre tavoli, i cui esiti saranno resi pubblici alle 17 prima della riunione “aperta” del Comitato Tecnico Nazionale “Uomo e Biosfera”. Alle 21, per finire, è in programma la cena assembleare presso il circolo Arci Pigal a Reggio Emilia. Il programma completo delle quattro giornate è consultabile sul sito del Ministero dell’Ambiente, il cui Comitato tecnico interministeriale Mab Unesco è organizzatore del meeting insieme all’Unesco Regional Bureau for Science and Culture in Europe e in collaborazione con la Riserva Mab dell’Appennino tosco-emiliano.