Uil Scuola protesta: «Non c’è personale Ata, ai bidelli lavoro in più non pagato»
Reggio Emilia: il sindacato e la carenza di organico acuita dai recenti tagli
Reggio Emilia La Uil Scuola di Reggio Emilia lancia un grido d'allarme sulla grave carenza di personale Ata nelle scuole del territorio, parlando di «situazione a dir poco drammatica». Il sindacato denuncia come nonostante l’incremento di certificazioni per problemi fisici che ha portato al demansionamento di molti operatori, l’organico è stato ulteriormente tagliato. «Questa carenza, acuita dai recenti tagli, sta mettendo a dura prova la capacità di garantire servizi essenziali e di qualità agli studenti» evidenzia la Uil Scuola reggiana, per la quale «un mese di lezioni è già trascorso e la situazione è al collasso: collaboratori scolastici costretti a pulire un numero eccessivo di aule in tempi record e a sorvegliare due unità su tre piani, con conseguente carenza di controllo degli spazi. Ma anche assistenti amministrativi oberati di lavoro, chiamati ad utilizzare piattaforme sempre più complesse senza alcuna formazione, sono solo alcune delle criticità emerse». A peggiorare la situazione, sostiene il sindacato, è il divieto di sostituire le assenze per i primi sette giorni e le conseguenze del nuovo Ccnl scuola – non firmato dalla Uil Scuola-, che prevede l’aggiunta di nuove mansioni a costo zero, aumentando il carico di lavoro e peggiorando le già precarie condizioni lavorative della categoria. Le conseguenze si ripercuotono sulla qualità dell'offerta formativa e sulla sicurezza degli studenti.
«È questa la scuola che vogliamo per i nostri figli? – tuona Luigi Fiorentino, responsabile Uil Scuola Reggio Emilia –. Un luogo dove il personale è costretto a lavorare in condizioni disumane? Il personale Ata è una risorsa fondamentale per il buon funzionamento delle scuole e va valorizzato adeguatamente. Le continue richieste di svolgere mansioni aggiuntive, spesso al di fuori delle proprie competenze, senza alcun riconoscimento economico o formativo, sono inaccettabili». E ricorda il drammatico caso di Milano di pochi anni fa, dove maestre e collaboratrici scolastiche sono state ingiustamente accusate di negligenza in seguito alla morte di un bambino. Questo episodio dimostra come la carenza di personale e le condizioni di lavoro precarie possano avere conseguenze tragiche».
La Uil Scuola di Reggio Emilia invita tutti i lavoratori della scuola a denunciare le proprie condizioni di lavoro.
«Siamo pronti a raccogliere le testimonianze e a portare all’attenzione dei vertici ministeriali e regionali l’emergenza che sta vivendo il personale Ata. Non ci fermeremo finché non saranno garantite condizioni di lavoro dignitose e risorse adeguate al funzionamento delle nostre scuole».
Per il sindacato è dunque necessario un intervento urgente da parte delle istituzioni per garantire al personale scolastico le risorse necessarie e le condizioni lavorative dignitose che merita.
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