I grandi ex granata: «Nonno Aldo simbolo del calcio di una volta»
Gli elogi da parte di Morello, Ballotta ed Esposito
Reggio Emilia Domani, al Città del Tricolore, potrebbe piovere, ma poco importa alla famiglia Spaggiari. Domani, salvo imprevisti dell’ultimo momento legati al maltempo, nonno Aldo assisterà dal vivo alla partita tra Reggiana e Frosinone, in programma alle 15. Non c’è dubbio che sarà ben coperto e riparato, magari con una felpa e una sciarpa granata, ma il tifoso speciale vuole rispondere presente.
Una notizia che ha avuto ed avrà impatto nazionale, perché è difficile trovare allo stadio una persona più anziana di Aldo Spaggiari, 105 anni portati alla grande e pronto a dicembre a spegnere 106 candeline.
«Seguivo la Reggiana da ragazzo al Mirabello, sono ancora in grande forma e mi piacerebbe tornare allo stadio», aveva detto nei giorni scorsi alla Gazzetta di Reggio. La Reggiana non ha perso tempo, invitandolo alla gara di domani in cui è previsto, all’intervallo della partita, anche un piccolo momento celebrativo alla presenza della dirigenza granata. Intanto anche Lele Adani ha voluto far sentire la propria vicinanza con un videomessaggio.
Nonno Aldo vedrà la partita da uno dei palchi dello stadio Città del Tricolore; la sua storia ha colpito tantissimi tifosi reggiani e anche alcuni ex giocatori sono rimasti stupiti dalla sua storia: è il caso di Dario Morello, Marco Ballotta e Max Esposito. Tre leggende nell’ultracentenaria storia del club, nato nel 1919 quando nonno Aldo aveva pochi mesi di vita.
«È proprio il caso di dire che la passione per il calcio non ha età – dice Dario Morello, uno dei punti di forza dell’indimenticabile squadra di Pippo Marchioro che raggiunse la serie A–. Super tifoso da sempre della Regia, nonno Aldo ha avuto la fortuna di vivere tante epoche della Reggiana e vedere tanti campioni calcare il terreno del mitico Mirabello. Mi auguro che per lui sia una giornata memorabile e indimenticabile».
Si unisce anche Marco Ballotta, che ha difeso la porta della Reggiana dal 1995 al 1997: «Rispetto ai miei tempi sono cambiate tante cose ed è difficile oggi trovare una persona ancora attaccata a una passione dopo così tanti anni – le parole dell’ex estremo difensore –. Questa è davvero una bella storia, arrivare a 106 anni così in forma e con questi desideri non può non essere un esempio».
Non può mancare l’eroe di San Siro, vale a dire Massimiliano “Speedy Pizza” Esposito che il 1 maggio del 1994 regalò, con gol vittoria al Milan, la salvezza della Reggiana: «Nonno Aldo ha raggiunto un traguardo incredibile ed è doveroso attivarsi per lui. Brava la società che si è mossa per accontentarlo. Il calcio sta andando in una direzione sbagliata e questi esempi sono davvero positivi per tutto il movimento. Non ci poteva essere – conclude – città migliore di Reggo Emilia per dare voce a questo grandissimo non no».