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Leguigno si mobilita nel nome di Marco Gentili. Martedì il funerale nella chiesa del paese

Nicolò Valli
Leguigno si mobilita nel nome di Marco Gentili. Martedì il funerale nella chiesa del paese

Domani si svolgerà invece una fiaccolata

20 ottobre 2024
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Casina Mentre procedono le indagini sulla morte di Marco Gentili, è stato fissato il funerale del 68enne, colpito mercoledì mattina da un colpo di fucile vagante partito da un cacciatore a Leguigno.

L’ultimo saluto sarà dato martedì nella chiesa del paese alle 14.30. Domani, alle 20, si farà invece il rosario.

Nella piccola frazione del Comune di Casina, che conta 400 abitanti, l’argomento più dibattuto non può che essere l’incidente durante la battuta di caccia al cinghiale di mercoledì scorso.

Alla Casa della Caccia, il punto di ritrovo del gruppo Atc Re 3, regna un grande silenzio e in questi giorni nessuno sente più gli spari provenire dal bosco.

Un’interruzione dovuta al momento, con il dibattito sulla caccia che in questi giorni si è inevitabilmente riaperto.

Gli amici di Marco Gentili hanno una posizione ben chiara e promettono di andare sino in fondo in nome del loro amico: «Stiamo pensando a una doppia manifestazione», afferma Sandro Bari, che abita di fronte ai terreni che Marco coltivava. Un rapporto di vicinato che si era trasformato col tempo in sincera amicizia, sino alla tragica notizia.

«Lunedì sera – prosegue – ci troveremo alle 19.30 davanti alla casa di Marco e andremo a piedi verso la chiesa di Leguigno. Inoltre, non appena ci saranno le condizioni, abbiamo intenzione di organizzare una vera e propria camminata di protesta per dire basta all’attività venatoria: abbiamo in tal senso avuto dei colloqui con alcune associazioni e vorremmo coinvolgere anche gli studenti, per sensibilizzare i più giovani. Uno sport che uccide anche le persone non può essere uno sport».

Una delle ipotesi considerate, dato l’elevato numero di persone che potrebbero partecipare per dare l’ultimo saluto a Marco Gentili, era che il funerale si svolgesse nella chiesa di Casina, ma ha prevalso nella famiglia (composta dalla moglie Stefania, da cui Gentili era separato, dai figli Marta e Gabriele, dal fratello Augusto e dalla sorella Giuseppina) la decisione che il rito dovesse tenersi nel luogo in cui il loro caro era nato e a cui era sempre rimasto legato, tornandovi stabilmente dopo il raggiungimento della pensione.

«Il castagneto dove ha perso la vita Marco è frequentato da noi residenti. Io stesso ci sono passato per alcune camminate e, se quella mattina fossi stato in ferie, sarei probabilmente andato a correre in zona», conclude l’amico Bari.

Sulla tragedia è intervenuta anche la Lav di Reggio Emilia. «Chiediamo che al cacciatore dal cui fucile è partito il colpo fatale che ha cancellato la vita di una persona, sia immediatamente ritirata la licenza di caccia e sequestrata ogni arma».l