Addio al professor Spaggiari insigne studioso di letteratura
Novellara: aveva 76 anni e aveva insegnato all’Università di Parma e alla Statale di Milano
Novellara Lo storico della letteratura italiana William Spaggiari è morto sabato nella città svizzera di Bellinzona, dove viveva con la compagna Maria Antonietta, all’età di 76 anni. Nato a Novellara il 16 marzo 1948, Spaggiari aveva iniziato la carriera come docente di letteratura italiana all’Università di Parma nel 1972, dove ha insegnato fino al 2004. Dal 2005 al 2018 è stato professore di letteratura italiana moderna e storia dei generi letterari all'Università Statale di Milano.
Lo studioso ha sempre mantenuto un forte legame con Novellara, dove vive la figlia Silvia. Era stato presidente del circolo culturale Omnibus e si era messo spesso a disposizione per tenere alcune lezioniper l’Università dell’età libera. Spaggiari ha diretto la collana “Palinsesti. Testi e studi di letteratura italiana” (Led), è stato condirettore e poi direttore emerito della rivista “Studi e problemi di critica testuale”, membro dell’Istituto Lombardo-Accademia di Scienze e Lettere, del Centro di Studi Muratoriani, dell’Accademia dell'Arcadia, del Centro Studi Matteo Maria Boiardo. Era accademico della Classe di Italianistica della Biblioteca Ambrosiana, direttore della collana di testi e studi “Il Filarete” della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Milano e componente di numerosi comitati scientifici di riviste, tra le quali “Sei-Settecento” e “Paideia”, di collane ed edizioni nazionali (“Opere” di Giuseppe Parini, “Opere” di Giosuè Carducci, “Opere” di Vincenzo Monti). È stato studioso raffinato delle vicende della storia della cultura tra Antico Regime e Restaurazione, ma alcuni contributi hanno anche riguardato Dante, le corti settentrionali del primo Cinquecento, la prosa epistolare del Seicento (Daniello Bartoli), il Novecento (Svevo, Pasolini, Bassani, Tabucchi). Tra i suoi volumi: Per l’epistolario di Antonio Panizzi. Inventario e regesto delle lettere conservate in Italia (1981); La “civile concordia”. Appunti sulla cultura letteraria milanese nel primo Ottocento (1983); L’armonico tremore. Cultura settentrionale dall'Arcadia all'età napoleonica (1990); Il ritorno di Astrea. Civiltà letteraria della Restaurazione (1990); In mezzo a’ lumi de’ Gonzaghi heroi. Note e ricerche di letteratura moderna (1993); La favolosa età dei patriarchi. Percorsi del classicismo da Metastasio a Carducci (1996); L'eremita degli Appennini. Leopardi e altri studi di primo Ottocento (2000); 1782. Studi di italianistica (2004); Carducci. Letteratura e storia (2014); Geografie letterarie. Da Dante a Tabucchi (2015). Ha pubblicato edizioni critiche o commentate di scritti di Giambattista Venturi (Autobiografia. Carteggi del periodo elvetico, 1801-1813), Pietro Giordani (Frammento inedito. Il peccato impossibile, 1838), Pietro Borsieri (Avventure letterarie di un giorno o consigli di un galantuomo a vari scrittori), Giacomo Leopardi (Lettere agli amici di Toscana), Francesco Algarotti (Saggio sopra la pittura; Viaggi di Russia), Antonio Panizzi (La catena di seta. Lettere a Giuseppe Levi-Minzi, 1822-1873; Il monopolio del patriottismo. Lettere sulla questione meridionale, 1863), Giosuè Carducci (Poesie). Si è occupato anche di lessicografia, collaborando al Grande dizionario Garzanti della lingua italiana, e di editoria scolastica (Avviamento alla pratica dei testi poetici). l © RIPRODUZIONE RISERVATA