Gazzetta di Reggio

Reggio Emilia Un uomo di 31 anni, probabile vittima di un’aggressione, è stato trovato ferito al Foro Boario nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre e ora versa in gravissime condizioni all’ospedale di Reggio.

Soccorso dai sanitari del 118, è stato portato al Santa Maria Nuova dove, nella giornata di ieri, domenica 27 ottobre, le sue condizioni si sono aggravate a causa dei gravi traumi interni. È stato ricoverato nel reparto di Rianimazione.

Quando sono intervenuti i soccorritori, arrivati con un’ambulanza e l’automedica, l’uomo era a terra, con una ferita sanguinante alla testa e in stato confusionale. Si trovava nell’area vicino agli stalli dei camper.

Sono stati i ragazzi del centro sociale Aq16 a dare l’allarme quando, uscendo dalla sede, tra le 2.30 e le 3, hanno visto l’uomo sdraiato a terra che si lamentava.

«Abbiamo chiamato noi i soccorsi – spiega il responsabile Francesco Paone, intervenuto in quei momenti con alcuni altri ragazzi di Aq16 –. Non sappiamo cosa sia successo. Abbiamo provato a chiederglielo, ma quell’uomo non rispondeva. Forse era sotto shock o a causa del trauma cranico. Perdeva molto sangue. I soccorritori hanno tamponato la ferita alla testa, poi lo hanno caricato in ambulanza e portato via».

Viste le circostanze sul posto sono intervenute anche le forze dell’ordine. Sono arrivati i militari della sezione radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia, che ora indagano sull’accaduto.

L’uomo è stato identificato. È un 31enne, italiano.

Visto l’aggravarsi delle sue condizioni nel corso della giornata di ieri e il conseguente ricovero nel reparto di Rianimazione, molto probabilmente non è stato in grado di fornire elementi utili alle indagini, volte ora ad accertare nel dettaglio cosa sia accaduto.

A quell’ora della notte l’area quell’area dei parcheggi al Foro Boario era deserta. Da pochi giorni se ne è andato anche il Luna Park installato lì per diversi giorni.

«Abbiamo notato pattume sparso in giro attorno a quell’uomo e delle lattine di birra vuote a terra – dice Paone – cose che prima non c’erano». Forse i segni di un bivacco poi finito con una colluttazione. l