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La svolta

Tentato omicidio davanti alla stazione: arrestati due ventenni accusati di aver accoltellato un giovane

Serena Arbizzi
Tentato omicidio davanti alla stazione: arrestati due ventenni accusati di aver accoltellato un giovane

Il 19 ottobre l’aggressione in piazzale Marconi: la vittima ferita all’addome è stata sottoposta a due delicati interventi chirurgici

29 ottobre 2024
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 Reggio Emilia Sono stati inchiodati dalle immagini delle telecamere, per la maggior parte pubbliche, i due presunti autori del tentato omicidio che si è consumato la sera di sabato 19 ottobre in piazzale Marconi, davanti alla stazione ferroviaria storica. Si tratta di Ismail Messaoud e Najmeddine Gaddour, rispettivamente 23 e 26 anni, di origine tunisina, arrestati per il tentato omicidio di un uomo, anch’egli di origini nordafricane, accoltellato, appunto, a pochi passi dalla stazione. I due risultano residenti a Piacenza ed è lì che sono stati fermati e che si è svolta l’udienza con cui il giudice Vincenzo Riganti ha stabilito la misura del carcere per entrambi, in attesa del processo che verrà celebrato a Reggio Emilia, dove si sono svolti i fatti. Inizialmente, entrambi gli indagati erano assistiti dall’avvocato Claudio Bassi, del Foro di Reggio Emilia. Lo stesso avvocato Bassi, durante l’interrogatorio ha rilevato l’incompatibilità di difendere entrambi gli imputati e se uno resta difeso dal legale, per il secondo è stato trovato un altro difensore.

La distinzione è stata necessaria perché ai due sono imputati due episodi distinti: uno dovrà rispondere dell’accoltellamento, mentre il secondo di avere tentato di investirlo con il furgone a bordo del quale i due se ne sono andati. Secondo l’ipotesi della Procura, infatti, nella stessa sera uno (Gaddour) avrebbe tentato di travolgere il nordafricano e l’altro di accoltellarlo (Messaoud). Uno dei due è incensurato, mentre l’altro è arrivato in Italia dopo essere stato espulso dalla Francia. Uno lavora come dipendente per una ditta di trasporti, l’altro, invece, è occupato in lavori saltuari, come, ad esempio, la raccolta di pomodori.

Il 19 ottobre, davanti alla stazione, si è verificata una scena di puro terrore. Il personale sanitario del 118 ha trovato un uomo a terra, ferito gravemente all’addome. Poco prima era esplosa una rissa in cui erano volati cocci di vetro e bottiglie. L’uomo è stato portato al Santa Maria Nuova dove si trova tuttora ricoverato e sottoposto a due interventi chirurgici, ma ora non è più in prognosi riservata. Nella stessa serata, i soccorsi sono nuovamente intervenuti perché un’altra persona è stata trovata con una ferita al volto. Immediatamente sono scattate le indagini della Polizia, che hanno condotto, attraverso l’analisi delle immagini della videosorveglianza, per la maggior parte pubbliche, e di foto a inchiodare i due. Nel frattempo, si sta facendo chiarezza sulle origini della rissa davanti alla stazione. I due, lunedì mattina, hanno parlato davanti al giudice. Uno dei due ha raccontato di aver preso il furgone e di essere scappato, preso dal panico dopo aver visto volare bottiglie rotte. L’altro ha raccontato della colluttazione e delle bottiglie di birra rotte, ma ha negato di aver inferto coltellate all’addome che hanno provocato ferite serie nel nordafricano trovato a terra. In attesa che i fatti vengano analizzati nel corso del procedimento, si sta tentato di fare maggiore luce sull’episodio per capire cosa abbia scatenato la rissa sotto le case dei residenti ormai esasperati. Martedì mattina una conferenza della Squadra mobile ha illustrato i dettagli delle indagini e come si è arrivati ai due. © RIPRODUZIONE RISERVATA