Il Koala...vola «Il nostro sport per i giovani»
La società ha compiuto 31 anni di attività «Siamo partiti da zero, ora ci conoscono tutti»
A settembre del 2023, all’agriturismo Il Contadino di Roncocesi per celebrare i trent’anni della società, c’erano proprio tutti: da chi questa società l’ha creata agli atleti di ieri e di oggi, dagli allenatori agli sponsor sino agli amici che hanno accompagnato, e continuano a farlo, questo splendido viaggio.
C’era aria di festa in famiglia e il concetto di famiglia è condiviso da chi, oggi come allora, è l’anima di questa realtà. A Reggio è infatti difficile non aver sentito parlare almeno una volta del Club Scherma Koala, l’unica società sul nostro territorio per quello che riguarda la pratica di questa disciplina.
Un sogno reso possibile soprattutto grazie a Massimo Bertacchini e Fabrizia Alessandrini, marito e moglie, che grazie allo sport si sono conosciuti e che hanno fatto dello sport, oltre che della promozione di questo verso i più giovani, un vero e proprio obiettivo di vita.
È lo stesso numero uno del Koala a ripercorrere ora il percorso: «Sportivamente parlando nasco a Modena, ero infatti un pentatleta – afferma Bertacchini –. Grazie al pentathlon ho conosciuto Fabrizia e nel 1988 ci siamo sposati. Lei è di Roma ma mi ha raggiunto dove vivevo, a Salvaterra. Ci siamo detti che in questo territorio mancava però qualcosa per la schema e abbiamo provato a creare noi una società. L’inizio è stato ovviamente caratterizzato da diverse difficoltà, ma avevamo tanta forza di volontà. Il Koala nasce nel 1993 e all’inizio c’erano solamente sei bimbi: ricordo che facevamo volantinaggio davanti alle scuole per provare a convincere i più giovani».
Da lì, il percorso di crescita è stato lampante sino ad oggi, con il Club Scherma Koala che vanta oltre 200 tesserati: «Il nostro approdo a Reggio è datato 1996, grazie alla mediazione di William Reverberi che ci trovò una sede allo stadio Mirabello – prosegue Max, come lo conoscono tutti –. Fu l’inizio del boom: l’anno seguente partecipammo ai Giochi del Tricolore e l’interesse aumentò, anche grazie alla mediazione di Valentina Vezzali, che allora era la punta di diamante della scherma nazionale e che poi ha vinto tutto; aveva i genitori reggiani e la invitavo spesso alle nostre gare e allenamenti. Considerato il nostro boom, il Comune di Reggio prese in considerazione l’idea di darci una sede più rinnovata, in via Melato vicino all’ex Medicina dello Sport, dove ci troviamo tuttora. Era il 2003 ed erano passati solo dieci anni dai nostri primi passi».
Spade per tutti
Il resto è storia recente, con il Koala che oggi vanta appunto circa 220 iscritti di tutte le età e consente a chi lo desidera di confrontarsi in gare e iniziative, organizzate da federazione ed enti di promozione sportiva, a partire dall’Uisp.
«Con Uisp – rimarca Bertacchini – facciamo tutta l’attività under 10 e under 14 pre agonistica. La palestra è di circa 200 metri quadri, molto piccola, ma tutti i pomeriggi si riempie di bambini e bambini, ragazzi e ragazze. Diamo spazio a tutti, ma curiamo anche quasi trenta agonisti che puntano a fare carriera togliendosi soddisfazioni. Facciamo anche formazione nelle scuole e curiamo gli atleti paralimpici, come Vanessa Martini e Simone Rabitti, senza dimenticare che da noi vengono anche persone di una certa età, affascinate dalla pratica della spada».
Uno sport che a livello nazionale trova solitamente notorietà in occasione delle Olimpiadi, ma che non è ancora riuscito a fare quello step in più per essere una valida alternativa al calcio, al basket e alla pallavolo per i bambini. «È un fatto culturale, nel nostro territorio proviamo a fare del nostro meglio – precisa il presidente –. La recente riforma dello sport sta mettendo in difficoltà tanti e solo i club più strutturati riescono a gestire tutti gli oneri e le responsabilità. Noi ci stiamo strutturando e a tal proposito siamo in contatto con il Comune per ampliare la nostra sede. L’assessore Stefania Bondavalli è super disponibile: ci siamo già incontrati e stiamo portando avanti un discorso. Vedremo quello che riusciremo a fare».
Valori al centro
Scherma Koala punta forte sui giovani e i valori sono gli stessi che condivide Uisp. Un binomio vincente a servizio delle nuove generazioni e delle famiglie: «Lo sport è educazione – sottolinea Bertacchini –: non bisogna essere troppo proiettati verso i risultati. Cerchiamo di trasmettere i giusti insegnamenti e lo facciamo anche grazie ai nostri allenatori preparati e formati e con un’attrezzatura adeguata, a partire dalle protezioni e ai caschi».
Oltre a Valentina Vezzali, in questi 31 anni il Koala ha potuto fare la conoscenza di campioni della disciplina e qualcuno l’ha cresciuto letteralmente in casa: da Aldo Montano, ospite alla presentazione della stagione sportiva 2004-2005, subito dopo la storica vittoria ad Atene, a Federico Vismara, quinto alle ultime Olimpiadi, per non parlare di Marta Ferrari, che ha portato il Koala in un’altra dimensione. «Lei è con noi da 25 anni e da quindici è tesserata per il gruppo sportivo dell’Aeronautica Militare. Sicuramente – conclude Max – è il nostro orgoglio».l
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