Reggio Film Festiva, l’ospite è Liliana Cavani ospite al Novecento inaugura il Reggio Film Festival
Al Cinema Novecento protagonista la regista: presenterà il suo più recente lungometraggio “L’ordine del tempo”, del 2023
Cavriago Lunedì prossimo un incontro d’eccezione darà il via all’edizione numero 23 del Reggio Film Festival, in programma fino al 10 novembre: alle 21 la regista Liliana Cavani sarà alla Multisala Novecento di Cavriago per un triplice appuntamento. Sarà protagonista di un dialogo con Nicola Bassano, che spiega: «Nota per il suo coraggio nell’affrontare tematiche complesse e controverse, spesso considerate tabù, e per la capacità di indagare le complessità delle cose attraverso un punto di vista inedito che sovverte i modelli tradizionali, Liliana Cavani ha segnato profondamente la storia del cinema dagli anni Sessanta ai giorni nostri. Il suo lavoro è caratterizzato da una profonda indagine psicologica dei personaggi e da una lucida analisi dei rapporti di potere, con una particolare attenzione alle dinamiche sessuali, sociali e religiose. Tra i suoi film più noti “I cannibali” (1970), “Il portiere di notte” (1974), “Francesco” (1989) e “La pelle” (1981), che incarnano il suo stile unico e la sua capacità di esplorare l’animo umano con una sensibilità fuori dal comune». Liliana Cavani riceverà inoltre la Targa Zavattini, una scultura è stata realizzata dall’artista Matteo Messori in collaborazione con Amaaro! ovvero Claudia Torricelli e Martino Pompili. Lo scultore ha voluto ricordare l’infanzia di Liliana Cavani e i momenti in cui la madre avviava e influenzava la sua passione per il cinema: «Rievocare da dove è partito tutto, rinnovando la forza che a quel tutto dà origine».
La celebre regista, infine, presenterà il suo più recente lungometraggio “L’ordine del tempo”, del 2023: «E se scoprissimo che il mondo potrebbe finire nel giro di poche ore? È quello che accade una sera a un gruppo di amici di vecchia data. Da quel momento, il tempo per loro sembrerà scorrere diversamente». L’edizione 2024 del Reggio Film Festival, diretto da Alessandro Scillitani, è dedicato al tema dell’Errore. «Il tema dell'errore, dal punto di vista artistico, è molto interessante per le tante accezioni in cui può essere trattato – spiega Scillitani –. Dai cocktail sbagliati alle divise di altri colori, si parlerà di errori umani, di intelligenza artificiale, di tradimenti, di dati perduti e di donne che si vestono da uomini per sfuggire a leggi sbagliate. Tutto verrà raccontato dai cortometraggi ma anche dalle tante iniziative che popoleranno questo Festival». Numerosi saranno gli appuntamenti culturali e artistici in arrivo, a Reggio e a Cavriago, ad arricchire il fitto calendario di proiezioni di cortometraggi internazionali in concorso, che da sempre costituiscono il vero cuore del Reggio Film Festival. Nell’edizione 2024 sono in programma oltre 100 opere, selezionate tra le oltre 2000 ricevute da moltissimi Paesi tra cui Armenia, Iran, Russia, Israele, Palestina, Portogallo, Cina, Svizzera, Malesia, Francia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Spagna, Olanda, Usa, Bielorussia, Germania, Svezia, Svizzera, Singapore, Indonesia, Emirati Arabi Uniti e Kyrgyzstan. «Anche quest’anno sarà presente la sezione Family per i corti dedicati a bambini e famiglie – aggiunge Scillitani – e tornerà la sezione Spazio Libero, perché i filmmaker possano esprimere al meglio la propria creatività». In ogni sera del Festival verranno proiettati due spot d’autore provenienti dall’archivio storico del Parmigiano Reggiano: si parte con quelli che hanno per protagonisti Arnoldo Foà e Gino Bramieri.l © RIPRODUZIONE RISERVATA