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Esposto del Comitato MiglioraRe a prefetto e questore: «La città sembra abbandonata nelle mani di chi non rispetta la legge»

Esposto del Comitato MiglioraRe a prefetto e questore: «La città sembra abbandonata nelle mani di chi non rispetta la legge»

Il gruppo di cittadini e commercianti del centro storico invia la lettera anche a tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine e al sindaco: «Servono presidi fissi e pattugliamenti»

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Reggio Emilia I cittadini e i commercianti del gruppo MiglioraRe vanno avanti nelle rimostranze a difesa del centro storico. E lo fanno ora con un esposto rivolto a prefetto, questore, sindaco e tutti i rappresentati delle forze dell’ordine. «Vorremmo – scrivono – porre alla Vostra attenzione la grave situazione di mancanza di legalità che interessa molti quartieri di Reggio Emilia, compreso il centro storico. Gruppi organizzati italiani e stranieri gestiscono un ingente spaccio di droga, furti ed altri reati creando un contesto urbano in cui diventa sempre più difficile vivere e lavorare. Inoltre, gruppi isolati e qualche sbandato commettono quotidianamente reati contro le cose e le persone. Spaccio, furti per nelle attività e nei garage, aggressioni, vetri infranti nelle auto parcheggiate, risse, bivacchi, ubriachezza e abuso di sostanze. Episodi che registriamo quotidianamente e che avvengono anche di giorno, per le strade, per le piazze, nei parchi della nostra città, persino durante gli eventi o quando c’è gente in giro, sotto gli occhi dei passanti, dei commercianti e dei residenti, davanti ai bambini e ai ragazzi che escono da scuola».

«Sono in aumento le persone che non vengono più in centro perché hanno paura a girare per strada e ad utilizzare i parcheggi per il centro storico, in particolare quello in Caserma Zucchi Aci di via Nacchi, via Pansa, Foro Boario, le commesse sono costrette a chiudersi a chiave in negozio e di notte si moltiplicano urla, lancio di bottiglie, petardi. Gruppi organizzati e piccoli spacciatori agiscono con sempre maggiore arroganza e si sentono impuniti e liberi di agire. “Questo è il nostro territorio – ci hanno detto – e qui facciamo quello che ci pare”. L’età di chi delinque si è purtroppo abbassata e sono ancora più aggressivi e alterati da sostanze. L’uscita a chiamata delle forze dell’ordine non funziona. Non sempre possono intervenire o intervenire subito e in ogni caso il giorno dopo tutto ricomincia come prima. Il contesto urbano appare fuori controllo. Si sta inoltre diffondendo un senso di sfiducia verso le istituzioni e la città sembra abbandonata nelle mani di chi non rispetta la legge, per cui in molti non denunciano più e sono rassegnati a chiudersi in casa o in bottega, o peggio, abbandonano il centro urbano lasciando ancora più campo a chi delinque – vanno avanti -. Stiamo perdendo gli anticorpi sani della nostra società e sono in aumento i commercianti che chiudono, i residenti che sono costretti a lasciare le loro case e a trasferirsi, le persone che disertano il centro storico e vanno altrove. Ci sono segnalazioni di turisti che hanno disdetto la camera in anticipo perché intimoriti girando per alcune aree del centro. È sempre più difficile lavorare e vivere in un contesto simile e sono in aumento le persone che hanno paura a venire in centro, anche di giorno. E diventa decisamente complicato e poco appetibile per un privato pensare di investire su un’area che appare degradata».

«Chiediamo interventi urgenti e incisivi per contrastare l’illegalità e mettere in sicurezza il centro storico e i quartieri che vivono situazioni critiche. In altre città, stanno sperimentando presidi fissi e pattugliamenti, anche di sera nelle zone critiche e nei parchi, mettendo insieme forze dell’ordine in servizio, in pensione e volontari. Probabilmente anche l’esercito potrebbe funzionare come deterrente non solo in stazione, ma anche in altre zone a rischio.

Siamo seriamente preoccupati per la nostra città, che amiamo e di cui siamo sempre andati molto fieri. Noi siamo disponibili a fare la nostra parte e a resistere, per quello che ci sarà possibile, ma chiediamo di intervenire al più presto per mettere in sicurezza le strade, le piazze e i parchi di Reggio Emilia» concludono.