Alluvione, grazie all’aiuto di 100 volontari l’Osteria Laghi è pronta a ripartire
Grande solidarietà per il locale di Villa Seta. Ilaria Valentini: «Danni per almeno 50mila euro: tanti ci hanno dato una mano»
Cadelbosco Sopra I gestori dell’Osteria Laghi Seta “Prunt da Magner” di via Liuzzi, nella frazione di Villa Seta, Ilaria Valentini, il fratello Gabriele e la mamma Vanna Miari, 82 anni, stanno faticosamente tornando alla normalità. Il locale è stato pesantemente alluvionato, ma grazie al lavoro di 100 volontari, tra amici e parenti, si sta cercando di asciugare i muri, da cui è stato rimosso l’intonaco imbevuto d’acqua, per poi trattarlo con antimuffa e nuova pittura. Se non ci saranno intoppi, i titolari sperano di poter riaprire l’osteria per mercoledì 20 novembre. I danni provocati dall’alluvione sono ingenti: sono andati perduti arredi, elettrodomestici e alimenti. Una stima precisa non è ancora stata fatta, ma si pensa che l’ammontare complessivo possa arrivare a circa 50 mila euro.
«Domenica 20 ottobre, alle 5 del mattino, abbiamo visto il comunicato sulla pagina del Comune di Cadelbosco, con l’allerta meteo che segnalava la rottura dell’argine del Crostolo – racconta Ilaria Valentini – In mattinata ci hanno comunicato che dovevamo evacuare il locale e l’abitazione per rischio alluvione. Eravamo increduli perché, in 42 anni che siamo qui, non era mai capitato; dal pomeriggio ha iniziato ad arrivare l’acqua nel cortile. Intorno alle 20 c’erano 15 centimetri d’acqua su tutto il piano terra. Nelle ore successive, il livello è salito fino a 70 centimetri. In poche ore abbiamo perso macchinari, oggetti, alimenti, arredi, l’intero impianto elettrico, documenti e tanto altro. Le cose che avevamo accatastato sulle sedie sono state raggiunte dall’acqua; i frigoriferi si sono rovesciati, quindi anche gli oggetti sopra di essi; i tabacchi hanno assorbito umidità; le bevande e il latte confezionati in tetrapak si sono danneggiati. Ovviamente anche nell’abitazione si è verificato lo stesso problema. Tutto intorno era uno specchio d’acqua. Da mercoledì 30 ottobre il livello dell’acqua ha smesso di crescere e il giorno dopo siamo riusciti a camminare in cortile. Abbiamo chiesto l’aiuto di amici e parenti e venerdì sono iniziate le operazioni di pulizia e sgombero. Tantissime persone sono accorse a dare una mano. Un vero fiume di amici, collaboratori, sostenitori, intenti a spalleggiare e lavorare incessantemente. La Sabar Spa, grazie all’impegno del direttore Marco Boselli, ha messo a disposizione due mezzi muniti di pulivapor: alcuni operatori, fuori dall'orario di lavoro e volontariamente, hanno disinfettato tutti gli ambienti, sia interni sia esterni».
Ilaria e il fratello Gabriele desiderano ringraziare tutti coloro che, in qualunque forma, li hanno aiutati. «Abbiamo ricevuto aiuti in svariati modi e tutti ci hanno dato un abbraccio e una parola di conforto. Stiamo lavorando sodo per poter riaprire al più presto, per darvi un servizio all'altezza di quanto avete fatto per noi. Con il cuore: Vanna, Gabriele, Ilaria assieme a Marco, Shara, Andrea, Cristiana, Stefano e Antonio». Il sindaco di Cadelbosco Sopra Marino Zani è in attesa che venga completato il percorso di riconoscimento di calamità naturale con la nomina del commissario. Nel frattempo è in corso una stima dei danni che l'alluvione ha provocato ad aziende, edifici pubblici e abitazioni private. Il primo cittadino confida inoltre che si possa istituire un tavolo tecnico di confronto con tutti i soggetti interessati per discutere di quanto è successo e per programmare una serie di interventi affinché calamità come quella del 20 ottobre scorso non si ripetano. l © RIPRODUZIONE RISERVATA