Auto saccheggiate: stavolta è toccato a piazzale Europa
Finestrini presi a sassate e portiere forzate: il blitz tra vandalismi e furti
Reggio Emilia Non si arresta l’escalation delle auto spaccate. Un fenomeno che è in continua crescita: nell’ultimo mese si sono moltiplicate le segnalazioni di reggiani esasperati che, dopo aver lasciato la macchina parcheggiata in strada, l’hanno trovata con grossi danni. Veri e propri raid che si sono consumati in piazzale Europa, in via Cesana e via Chiesi, ma anche nelle centralissime viale Montegrappa e via Emilia San Pietro. Non c’è zona del centro o a ridosso del centro che si salvi dai topi d’auto, che spesso provocano grossi danni per poter rubare oggetti di nessun valore. L’ultimo episodio in ordine di tempo si è verificato in piazzale Europa ai danni di Alessia Alboretti, 27 anni. «Giovedì sera – racconta – ho lasciato la mia Peugeot 308 di fronte al Tecnopolo: sapendo che è una zona a rischio, ho avuto l’accortezza di scegliere un parcheggio visibile evitando i posti lontani dall’autostazione dei bus extraurbani».
Nel ponte festivo Alessia si era recata a Napoli dai nonni: «All’andata ho viaggiato in treno, al ritorno in corriera». Lunedì mattina alle 5.30, quando è andata a riprendere la sua auto alle 5.30, Alessia ha trovato la sgradita sorpresa: «Qualcuno ha spaccato il finestrino posteriore sinistro, lato guidatore, e il vetro più piccolo che separa dal lunotto; poi hanno scassinato la portiera, che non si chiude più. L’abitacolo era pieno di frammenti di vetro e pedate: i ladri hanno rovistato dappertutto, nei cassetti e nel cruscotto». In seguito la giovane ha trovato delle pietre, usate dai malviventi, che hanno causato ammaccature alla carrozzeria. «Questo l’ho appurato dopo perché lì per lì, a quell’ora al buio, da sola, con borsetta e valigia, ho avuto paura e ho subito chiamato mio padre». Il bello è, prosegue la 27enne, che il bottino è stato pari a zero. «Non c’era nulla di valore. Ho poi saputo che ad altri automobilisti, rientrati di domenica, è successo lo stesso». «Ho un contratto a tempo determinato – prosegue la giovane – e uno stipendio basso; usavo quella Peugeot datata in attesa di capire se il contratto mi sarà rinnovato. Ora dovrò far fronte a danni che per me equivalgono allo stipendio di due mesi». Dei precedenti episodi in centro, Alessia ne aveva parlato con i coetanei. «Non avrei mai pensato che potesse capitare a me. Quello è un terminal molto frequentato: è assurdo non poter lasciare l’auto». Infine l’interrogativo che si pongono tanti reggiani presi di mira. «Si tratta di ladri o di vandali? E soprattutto: quell’area è piena di telecamere, possibile che non si trovino i responsabili?». l © RIPRODUZIONE RISERVATA