Torna a Viano la festa del tartufo
In provincia di Reggio Emilia. Il sindaco Corti: «Più eventi durante l’anno»
Viano Il primo passo per trasformare Viano nella culla del tartufo reggiano.
Domenica, il paese collinare ospiterà la 33ª edizione della Festa del Tartufo, una delle principali manifestazioni regionali dedicate al saporito e prezioso prodotto del sottobosco.
Un classico evento, promosso dal Comune insieme alla Pro Loco Terre Matildiche e a decine di associazioni, che tradizionalmente attira migliaia di persone nel paese collinare lungo il torrente Tresinaro.
La versione 2024 si annuncia come particolare, la prima della nuova amministrazione guidata dal sindaco Fabrizio Corti.
L’obiettivo, come spiega il primo cittadino, è valorizzare il tartufo in modo più ampio, non limitando tutto a un unico appuntamento annuale.
«È presto per dirlo con certezza, ma col tempo ci piacerebbe poter estendere la festa a un’altra domenica, raddoppiando le giornate di eventi. Vorremmo anche organizzare iniziative nel periodo estivo, dedicate al tartufo estivo. In generale, puntiamo a dare continuità per tutto l’anno al rapporto tra Viano e il tartufo. Il nostro Comune è “città del tartufo” dal 1999», spiega Corti.
Ieri mattina, il sindaco ha presentato la manifestazione insieme alla vicesindaca Angela Bonacini, a Enrico Zini dell’Associazione Tartufai Val Tresinaro, e a Gianluca Genovese e Mario Splendore della Pro Loco Terre Matildiche.
Il programma
L’evento partirà con la festa vera e propria, che dalle 9 fino al tardo pomeriggio offrirà un programma ricco, con decine di attività tra gastronomia, natura, musica ed educazione ambientale. Tutta la zona centrale sarà coinvolta: la strada principale verrà chiusa e il traffico deviato verso la parte alta dell’abitato.
Il cuore della festa sarà ovviamente la gastronomia, con numerosi allestimenti per Viano che offriranno piatti della tradizione, carne alla griglia e specialità al tartufo. La Pro Loco coordinerà la parte culinaria, gestendo un ristorante di 250 metri quadrati e i vari punti ristoro, incluso un food truck con proposte veloci a base di tartufo.
La mappa con le indicazioni sui luoghi di ristoro è disponibile sul libretto della fiera e sui canali social del Comune di Viano e della festa.
In totale saranno presenti 130 banchetti tra agroalimentare, mercatini e oggettistica, oltre all’immancabile mercatino del tartufo, dove sarà possibile acquistare tartufi bianchi e neri di varie dimensioni.
Il 2024 non ha visto ritrovamenti abbondanti, e il prezzo del tartufo bianco di prima qualità ha superato i tremila euro al chilogrammo. «Il nostro obiettivo è raccogliere una decina di chili: sette-otto di nero e uno-due chili del più raro e pregiato tartufo bianco», precisa Enrico Zini, rappresentante dei tartufai, attualmente impegnati nei boschi con i loro cani per cercare altra “trifola” grazie al bel tempo.
Il memorial Bedeschi
Nella mattina della fiera, si terrà anche un classico: la competizione per cani da tartufo, valida per il primo Memorial Giorgio Bedeschi, dedicato all’ex sindaco scomparso nel 2023. Nel pomeriggio sarà la volta del secondo Palio del Parmigiano Reggiano di Viano, con la partecipazione di varie latterie reggiane, tra cui le due del territorio vianese, San Giovanni di Querciola e Tabiano.
La premiazione sarà accompagnata da una dimostrazione della tradizionale cottura della forma di Parmigiano-Reggiano.
Tra borghi e vedette
In programma anche l’escursione “Tartufo Experience tra borghi e vedette” con Elisa Viani di Passi e Nuvole, un laboratorio per bambini con KokoElKartonero, artista boliviano esperto in riciclo creativo del cartone, e uno showcooking con la chef Elena Mazzali.
Un mondo intero ruota attorno al tartufo in queste colline, dove l’altitudine, la vegetazione e il terreno favoriscono la crescita sotterranea di questo prelibato prodotto.
L’Appennino ospita una radicata tradizione di cercatori, esperti non solo nella ricerca ma anche nell’addestramento dei cani e nella tutela delle aree boschive più fertili. Domenica sarà, sotto molti aspetti, soprattutto la loro festa, oltre che, naturalmente, dei tanti che apprezzano questo prezioso prodotto della terra.