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L’allarme

Imprese, a Reggio Emilia è boom di cassa integrazione: +142%

Imprese, a Reggio Emilia è boom di cassa integrazione: +142%

Per la Camera di Commercio si tratta del primo effetto dovuto alle difficoltà dell’industria

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Reggio Emilia Nei primi nove mesi del 2024, in provincia di Reggio Emilia sono state autorizzate 6,9 milioni di ore di cassa integrazione, con un incremento del 142% rispetto ai 2,8 milioni del settembre 2023. Lo afferma un'analisi della Camera di Commercio dell'Emilia su dati Inps. Per l'ente camerale si tratta di un primo effetto del rallentamento della crescita (con il Pil provinciale 2024 previsto in aumento dello 0,9% contro l'1,3% ipotizzato a luglio) dovuto soprattutto alle difficoltà dell'industria (stimato un calo dell'1,5% a fine anno). In dettaglio la cassa integrazione ordinaria è passata dagli 1,4 milioni di ore registrati a fine settembre dello scorso anno ai 3,9 milioni dell'analogo periodo del 2024. Questo dato supera di 900.000 ore il totale della cassa integrazione ordinaria nell'intero 2023 (3 milioni).

Il picco è stato raggiunto in aprile con 895.000 ore autorizzate. Anche la Cig straordinaria ha registrato un forte incremento, con oltre tre milioni di ore autorizzate da gennaio a settembre (erano risultate 1,3 milioni nei primi nove mesi del 2023 e 1,8 milioni nell'intero anno), quasi metà delle quali si sono avute nel mese di giugno (1,2 milioni di ore). La cassa straordinaria è tutta attribuibile al comparto manifatturiero, che ha avuto un'incidenza molto rilevante anche su quella ordinaria, con 3,8 milioni di ore autorizzate nei primi nove mesi del 2024.

«L'incrocio dei dati macroeconomici- sottolinea il presidente della Camera di commercio dell'Emilia Stefano Landi- evidenzia una situazione complessa, con valori positivi per il Pil,

l'occupazione (data in aumento dell'1,8% dalle ultime previsioni sul 2024) e il reddito delle famiglie (+4,6%), ma anche la certificazione di serie difficoltà per l'industria che emergono,

oltre che dall'aumento della cassa integrazione, dal calo previsto per la produzione e per le esportazioni (rispettivamente -1,5% e -7,3% i dati previsionali per il 2024)".

Lo «sforzo delle imprese per mantenere alti i livelli occupazionali e di competitività- prosegue Landi- è evidente, ed emerge bene anche dalle richieste pervenute sui bandi della

Camera di Commercio dell'Emilia finalizzati agli investimenti: le domande, con un picco di oltre quattro milioni di per l'innovazione digitale, superano complessivamente i nove

milioni». In questa fase, conclude il presidente della Camera di commercio dell'Emilia, «è fondamentale che il Governo agisca per sostenere un'industria che vive una situazione di evidente instabilità».