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Tranvia di Reggio Emilia: allo studio il prolungamento fino a Bagnolo in Piano

Massimo Sesena
Tranvia di Reggio Emilia: allo studio il prolungamento fino a Bagnolo in Piano

Opera da 300 milioni di euro per collegare Rivalta a Mancasale: il Ministro chiede approfondimenti di spesa, la Regiona ha inserito la linea tra le priorità

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Reggio Emilia Prima o poi anche il reggiano avrà un vero tram e sarà diverso da tutti quelli che ha chiamato per decenni così ignorando che in realtà fossero dei mostri più o meno inquinanti, capaci di fagocitare studenti oltre ogni legge fisica o girare a pancia vuota per ore. Difficile dire se sarà il 2025 l’anno di avvio ai lavori per la nuova tramvia. Di certo, nei prossimi mesi il progetto dovrebbe compiere significativi passi avanti.

È infatti partito in queste settimane l’iter di aggiornamento del progetto già presentato dalla giunta guidata da Luca Vecchi nel 2021 e ora ereditato dall’esecutivo di Marco Massari. Perché questo aggiornamento? Perché, dopo aver dichiarato finanziabile il progetto già nel 2023, il ministero delle Infrastrutture ha richiesto una serie di approfondimenti prima di approvare una spesa che – secondo i calcoli fatti quando l’opera venne presentata – si aggirerà attorno ai 300 milioni di euro. Tanto dovrebbe servire per il costo delle opere e del parco rotabile.

Ecco allora che – ricevuta la rassicurazione che il progetto possa trovare il necessario finanziamento – gli uffici comunali si sono messi al lavoro per questa opera di aggiornamento, peraltro affidandosi a chi già aveva messo a punto il primo progetto, la messinese Architechna Engineering Srl. In questa sorta di rivisitazione andrà tenuto conto del recente aggiornamento del Codice degli appalti, e contestualmente andranno inserite alcune sollecitazioni che per esempio sono emerse in questi mesi in cui si attendevano notizie dal ministero.

Le istanze dei territori

Nei mesi scorsi infatti, mentre l’assessora comunale Carlotta Bonvicini presentava ai rappresentanti degli altri enti locali le potenzialità – anche per i Comuni contigui al capoluogo – di questa nuova infrastruttura, proprio dagli enti locali arrivavano le sollecitazioni che rendere ancor più reali questi benefici sulla carta. Tradotto: perché non far compiere alla futura tranvia qualche altro tratto di rotaia, magari prolungando la corsa della cosiddetta linea T1 oltre Mancasale fino a Bagnolo? Impossibile dire se effettivamente questa sia una delle modifiche che il Comune – accogliendo le richieste di altri enti locali coinvolti – intende apportare al progetto.

Di fatto, nel primo studio di fattibilità, dopo aver elencato e dettagliato tutte e 29 le fermate della futura linea T1 Rivalta-Mancasale, era prevista – anche graficamente, nelle slide ancora oggi consultabili sul sito del Comune – come uno dei collegamenti con la nuova tranvia. E questo sarebbe comunque uno sbocco abbastanza naturale, che da un lato permetterebbe u n migliore utilizzo della linea di trasporto pubblico locale su rotaia Reggio-Guastalla, sgravando invece il trasporto pubblico su gomma che su quel percorso è apparso più volte in sofferenza. Invero, a propendere per il fatto che da “coincidenza” o “collegamento”, quel tratto di ferrovia possa diventare tout-court il naturale prosieguo della stessa tramvia T1 (che a quel punto avrebbe come capolinea a Nord un punto del comune di Bagnolo in Piano e non più Mancasale) c’è anche e soprattutto il tema dei costi.  Il prolungamento fino a Bagnolo è infatti già quasi pronto proprio per l’esistenza della linea Reggio-Guastalla. Invero, nel caso che alla fine si opti per questa appendice, sarà necessario prevedere un sottopasso ex novo qualche centinaio di metri più a nord di quello che invece potrebbe già oggi essere utilizzato nell’ipotetico tracciato che finisce a Mancasale.

Incognite politiche

In realtà, di ipotetici non ci sono soltanto il tracciato e anche le date – che oggi sono così aleatorie da non essere spendibili – ma un’ultima incognita di carattere politico resta e, almeno in linea teorica, è legata all’esito delle prossime elezioni regionali. Non tanto in caso di vittoria improbabile del centrodestra, quanto piuttosto in termini di equilibri geopolitici (volgarmente, questioni di campanile) in caso di vittoria di De Pascale. Se infatti è vero che la Regione ha già inserito la tramvia reggiana tra le priorità è anche possibile che qualche altro territorio possa presentare richiesta che potenzialmente potrebbero entrare in conflitto. Fantapolitica? Chi ha già visto o vissuto iter di questo tipo non si stupirebbe di fronte a qualche sorpasso dell’ultimo momento. Certo, a sgomberare il campo da retropensieri sarà la notizia dell’avvenuto finanziamento del progetto. Ma prima occorre che il Comune riceva il lavoro che ha commissionato e quindi lo invii agli uffici del ministero per il via definitivo attraverso la partecipazione a un nuovo bando ad hoc, presumibilmente a gennaio. l © RIPRODUZIONE RISERVATA