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Il caso

Alessandro Basciano: il giudice dispone la scarcerazione

Alessandro Basciano: il giudice dispone la scarcerazione

Lo ha comunicato il suo avvocato dopo l’interrogatorio di garanzia: l’influencer è accusato di stalking nei confronti dell’ex Sophie Codegoni

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Milano Disposta la scarcerazione di Alessandro Basciano, il dj e influencer arrestato per stalking nei confronti della ex compagna, la modella Sophie Codegoni. Lo rende noto il suo avvocato, Leonardo D'Erasmo, che su Instagram ha postato la frase: «La giustizia trionfa». Basciano nell'interrogatorio di sabato mattina nel carcere di San Vittore ha risposto per tre ore alla gip di Milano, Anna Magelli, fornendo secondo il legale le «prove della sua innocenza».

«È stato ucciso dalla stampa questo ragazzo, è stato già fatto un processo mediatico e come spesso accade in questi casi è stato utilizzato come capro espiatorio per qualcosa che lui effettivamente non ha commesso. Ha risposto per tre ore al magistrato, ha dato la sua versione e le prove dei fatti che sono a sostegno di quanto realmente è accaduto. Sono veramente fiducioso nel lavoro della magistratura e sono sicuro che presto avremo delle novità importanti su questo caso. L'ho trovato turbato e sorpreso di essere in una situazione del genere per qualcosa che non ha commesso». Così l'avvocato Leonardo D'Erasmo, legale di Alessandro Basciano aveva parlato dopo l'interrogatorio nel carcere di San Vittore davanti al gip di Milano Anna Magelli che aveva firmato la richiesta di misura cautelare del pm Antonio Pansa.

Le accuse

In 17 pagine di ordinanza, si descrive la storia di stalking che vede vittima, tra il luglio 2023 e lo scorso 14 novembre, l'influencer Sophie Codegoni. Gli atti persecutori sarebbero iniziati dopo la nascita della loro bambina e si sarebbero aggravati con il passare dei mesi, tanto da causarle problemi di salute e a costringerla a cambiare alcune abitudini quotidiane.

«Motivi futili e di gelosia», si definiscono nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dalla gip Anna Magelli, che hanno portato Basciano, si legge nel provvedimento, ad aggredire il manager dell'influencer o ad avere atteggiamenti violenti come durante un evento della Fashion week a Milano quando era stata «strattonata per il vestito e colpita ripetutamente» sulle gambe: scena che aveva portato all'intervento della security, mentre la 23enne aveva perso l'opportunità di concludere un contratto con un brand.

Si parla di diversi "pedinamenti”, non solo sotto casa o in luoghi pubblici, ma anche su un treno tanto da portare la vittima, in quell'occasione, a dirgli «adesso però mi fai paura, cosa ci fai qui, adesso chiamo i carabinieri'». Un clima di minacce crescenti che la porta a scrivergli, nel dicembre scorso, «mi stai terrorizzando». La relazione sembra tornare su altri binari a gennaio: si riappacificano e la convivenza inizia a marzo, ma ad aprile - in occasione di un servizio fotografico a Ibiza-, tornano le minacce di morte e al rientro in Italia ognuno prende la sua strada. Basciano, emerge dagli atti, «la controllava con continue telefonate e video chiamate nell'ordine di 50/60 chiamate al giorno alle quali, a

volte, lei non rispondeva; quando non gli rispondeva, l'indagato la tempestava di messaggi, insultandola e minacciandola di toglierle la custodia della bambina». A settembre 2024, durante una cena per discutere del mantenimento della piccola, le spia il telefono e irritato «la insultava e le sputava in faccia». Minacce alternate a promesse di cambiamento fino all'episodio nella notte tra il 13 e il 14 novembre quando prende a pugni un amico di lei e gli danneggia l'auto, poi chiama Sophie Codegoni e le dice che la sta raggiungendo a

casa «per ucciderla e che non ne sarebbe uscita viva». Le ultime violente minacce di Alessandro Basciano prima dell'arresto in carcere disposto dalla procuratrice aggiunta Letizia Manella e dalla pm Alessia Menegazzo.