Gazzetta di Reggio

Reggio

Il caso

Caos bandi, il Comune deve riscriverli: chi si era candidato dovrà rifarlo

Caos bandi, il Comune deve riscriverli: chi si era candidato dovrà rifarlo

Si allungano i tempi per il rinnovo dei ruoli chiave dell’amministrazione

2 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia Da qualche giorno, negli uffici comunali, si è interrotta la “processione” del sindaco e degli assessori della sua giunta negli uffici comunali. Un modo che il primo cittadino Marco Massari aveva scelto per stabilire un contatto diretto con la macchina comunale e soprattutto con coloro che, ogni giorno, questa macchina, la mettono in moto. E uno degli argomenti affrontati in questi incontri era proprio il riassetto della “macchina” e come primo atto, la copertura – attraverso i bandi pubblici – di 14 figure dirigenziali a tempo determinato. E qualcuno dice che a interrompere a metà questa sorta di visita pastorale – a cui aveva preso parte anche la direttrice generale del Comune, Francesca Mattioli – sia stato proprio l’incidente dei bandi da riscrivere.

Il Comune è stato costretto a correre ai ripari dopo la presentazione di un esposto – fatto probabilmente da un potenziale concorrente – che stigmatizzava la scrittura dei bandi che, a detta sempre del ricorrente, così com’erano finivano fatalmente per tagliare fuori chi non era cittadino italiano. Una discriminante troppo grossa per non spingere il Comune a fare marcia indietro prima che altri ricorsi potessero avere conseguenze più pesanti. Da qui l’annuncio che i bandi sarebbero stati riscritti per rispondere «alla necessità di adeguamento alla normativa europea e alle nuove interpretazioni dei giudici che – sottolineava il Comune – stanno disapplicando la normativa nazionale consolidata. Una scelta, quella compiuta dall'ente, che sarà realizzata attraverso l'adozione dei necessari atti e la comunicazione puntuale a chi si è iscritto in precedenza non comporterà alcun appesantimento delle procedure di selezione». Di fatto, però, chi si era già candidato, ora rischia di dover ripetere la propria iscrizione. M.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA