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Il protocollo

Zona stazione, un patto tra Comune e Ferrovie contro il degrado e la sicurezza

Mattia Amaduzzi
Zona stazione, un patto tra Comune e Ferrovie contro il degrado e la sicurezza

Tra i progetti l’apertura di una struttura socio-sanitaria nell’area adiacente

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Reggio Emilia Rfi, rete ferroviaria italiana – mercoledì nel giorno in cui è stato presentato il nuovo atrio della Mediopadana– al pomeriggio si è spostata più a sud, verso il centro della città, andando in soccorso al Comune per riqualificare la zona stazione vecchia, considerata da anni una delle maggior criticità del contesto urbano. Per questo motivo, grazie ai finanziamenti che il Comune riceverà da Rfi e Fs sistemi urbani, società del gruppo Fs italiane, si potrà dare il via ad una serie di interventi per migliorare il decoro urbano, la sicurezza e contrastare il degrado della zona attorno a piazzale Marconi. «Rfi è solita fare questo tipo di interventi in altri contesti in tutta Italia. Non solo ci daranno una mano sulla progettazione, ma ci sarà anche un cofinanziamento sugli interventi», ha confermato il sindaco Marco Massari alla firma del protocollo d’intesa avvenuta proprio all’interno della stazione storica, sotto la tutela e protezione di un importante dispiegamento di forze dell’ordine.

Un’altra novità di giornata riguarda la richiesta, da parte del Comune, rivolta a Rfi di un’area adiacente alla stazione per realizzare una struttura socio-sanitaria: «Questo era un progetto che aveva iniziato la precedente amministrazione. La struttura, aperta probabilmente tutti i pomeriggi, sarà di appoggio per le persone che hanno problemi di marginalità. Ciò permetterà di prenderle in carico, di avvicinarli ai servizi sociali e sanitari. Verrà allestita proprio qui dietro». Massari è passato poi ad illustrare gli obiettivi di questo protocollo d’intesa: «Dobbiamo intervenire su diversi aspetti, a partire dalla qualità e cura dell’arredo urbano, come l’illuminazione, la pulizia e i rifiuti. C’è tutto il tema socio-sanitario che riguarderà noi e l’azienda Usl, come gli interventi sulle situazioni di degrado, di tossico-dipendenza e di marginalità. Poi c’è il tema della sicurezza. Siamo in attesa di una risposta da parte del ministero dell’interno sull’arrivo dell’esercito» ha sottolineato il sindaco, che ha poi aggiunto: «Dovremo intervenire su tanti altri aspetti, ad esempio rafforzare l’impegno verso i minori, come il potenziamento del doposcuola, una maggiore collaborazione e investimento che stanno facendo le cooperative. Bisogna che i residenti in questa zona – ha continuato Massari – sentano questo quartiere come loro, e che gli vogliano bene. Anche loro devono essere responsabilizzati sul tema della pulizia, del degrado e del vivere comune. Bisogna che questo quartiere sia sentito e vissuto come qualcosa di proprio».

Entrando più nel dettaglio di questo protocollo d’intesa, il sindaco ha spiegato che Rfi e Sistemi ubrani «si occuperanno della progettazione, un intervento oneroso e complesso, ma di cui sono molto competenti. E poi si vedrà il piano di fattibilità finanziario. Oggi è stato un momento importante, e lo testimonia la presenza dei comitati che abbiamo invitato, del prefetto e degli comitati per l’ordine e la sicurezza. Tutto questo per dimostrare quanto ci stia a cuore il tema della stazione». Presenti all’incontro, infatti, la prefetta Maria Rita Cocciufa, ma anche alcuni rappresentati della Consulta E – dato che la zona stazione rientra nelle loro competenze – e diversi altri componenti di comitati. Rfi era rappresentata da Antonello Martino – responsabile ingegneria e investimenti stazioni della direzione stazioni – che ha praticamente passato un’intera giornata a Reggio, dopo l’inaugurazione della mattina alla Mediopadana. Prima di iniziare la conferenza, Martino si è intrattenuto qualche minuto con la prefetta Maria Rita Cocciufa e lo stesso Massari. Un colloquio esplorativo e di circostanza, atto a mettere le basi di una proficua collaborazione, per il bene della città. «Ci vuole un’interazione tra le Ferrovie italiane, il Comune e le forze dell’ordine in modo tale da garantire degli spazi accoglienti e dei servizi per i cittadini e per i nostri utenti. E che la sicurezza sia reale»l © RIPRODUZIONE RISERVATA