La Diocesi di Reggio Emilia: «Sia un Natale di speranza»
Presentati gli eventi culturali della chiesa per il periodo delle festività
Reggio Emilia «Dati i diversi annunci drammatici che sentiamo ogni giorno, mai come quest’anno il Natale ha bisogno di tanta speranza». Lo ha ammesso ieri mattina monsignor Giovanni Rossi, vicario generale della Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla, in occasione della presentazione del programma degli eventi culturali e musicali che scandiranno sia il periodo dell’avvento che quello natalizio.
Continuando nel suo discorso, monsignor Rossi ha spiegato come il Natale sia significativo per i cristiani «proprio per il messaggio che porta con sé. Le tinte drammatiche che si profilano all’orizzonte nella scena mondiale, in cui ancora persistono guerre che mietono tante vittime e creano migliaia di profughi, portano al bisogno di un annuncio di speranza: il figlio di Dio che viene in mezzo a noi e dice che l’uomo può e deve cambiare. Ed è questo il messaggio che vogliamo cogliere da questo Natale 2024. Credo che papa Francesco – ha continuato – tutto l’episcopato italiano, ma anche il nostro Vescovo, tutti siano concordi nel dire che c’è bisogno di questa evangelizzazione. Dare un contenuto di speranza che il Natale porta con sé».
A proposito delle preoccupazioni che la situazione socio-politica del mondo può portare, il vicario ha ammesso come ultimamente nelle parrocchie ci sia «una richiesta costante di una preghiera. E credo che sarà questa la novità che dovrà accompagnarci, ovvero sollecitare i sacerdoti ad essere disponibili a questo ascolto. Il Vescovo Giacomo ha ricordato nell’incontro di domenica scorsa con i ministri straordinari dell’eucarestia, l’invito a dedicare del tempo per l’ascolto – ha concluso – Affinché le persone possano trovare delle chiese a casa loro».
A presentare gli appuntamenti culturali ci ha pensato don Matteo Bondavalli, direttore dell’ufficio liturgico diocesano: «Il nostro sarà un calendario ricco, che cerca di darci il giusto passo con cui poter affrontare le grandi tematiche del Natale. Fermarsi e mettersi in ascolto e poi la contemplazione, sono azioni che servono per poter permettere che la parola proclamata durante queste festività possa interiorizzarsi. Così gli eventi culturali diventano un’occasione propizia, non è semplicemente andare a sentire un concerto gratuito perché avviene in chiesa. Mi fermo e mi metto in contemplazione con la mia sensorialità di quello che la parola e la musica possono dirmi del Natale».
Ecco dunque che le iniziative che partiranno questo sabato, alle 21 nella basilica di San Prospero, con il concerto “Exsulta Filia Jerusalem”. Sarà un ensemble corale e strumentale della cappella musicale della cattedrale, che proporrà le musiche di Mozart e tratte dal “Messiah” di Handel. Uno dei più classici concerti natalizi. Domenica, invece, nella cripta della cattedrale Santa Maria Assunta, andrà in scena “Risonanze della parola, Vergine del Silenzio”, una serie di letture di testi di Francesco d’Assisi e Padre Raniero Cantalamessa, accompagnati dalla musica dal vivo, a cura dell’Istituto diocesano di musica e liturgia “don Luigi Guglielmi” e hospice casa Madonna dell’Uliveto. Domenica 15 dicembre, alle 16.45, a San Prospero, ci sarà un concerto di musiche di Bach, eseguite da oMilena Mansani all’organo, a cura di Alpha Aps e Unitre Reggio Emilia, in collaborazione con Berceto organ festival Sabato 21 dicembre, alle 21, si torna al Santa Maria Assunta per “Joseph M. Martin: Ceremony of Candles”, una cantata per l’Avvento e il Natale su temi della tradizione popolare europea per soli, coro e orchestra. Il giorno seguente, dalle 16 alle 18, nel sagrato della basilica della Ghiara, verrà allestito il tanto atteso presepe vivente “Speranza e Rinascita” a cura della fondazione onlus Avsi.
Infine, nel giorno di Santo Stefano, alle 17 al Santa Maria Assunta, andrà in scena “Risonanze della parola, Un Dio fatto uomo”, secondo appuntamento di letture di testi questa volta di Turoldo, Schmitt, Mazzolari, Rilke, accompagnati dalla musica dal vivo, sempre a cura dell’Istituto diocesano di musica e liturgia “don Luigi Guglielmi” e hospice casa Madonna dell’Uliveto. l © RIPRODUZIONE RISERVATA